CalcioSerie C

IL PUNTO Sfortuna, lentezza, paura: quanti problemi ha questa Vibonese

La sconfitta con la Virtus fa diventare ultima spiaggia per D’Agostino la sfida di domenica con la Paganese.

Sfortuna, lentezza, paura. Si potrebbe riassumere così il pomeriggio della Vibonese alla dodicesima sconfitta in campionato su 23 gare giocate.

Sfortuna perché il fallo da rigore ad appena un minuto di gioco, netto a nostro avviso, è conseguenza della perdita di equilibrio di Zappa che frana sull’attaccante pugliese col pallone ormai difficilmente giocabile. Il solito handicap che colpisce a freddo la Vibonese frastornandola almeno per tutta la prima frazione di gioco.

Lentezza perché far ripartire velocemente un’azione di contropiede cercando di sfruttare la superiorità numerica è assolutamente impossibile per la Vibonese di questa stagione. Mai una verticalizzazione fra le linee. Troppo macchinosa la manovra quando per arrivare davanti alla porta le altre squadre ci riescono con due, tre passaggi.

Paura, perché non è possibile perdere una gara come quella di oggi dimostrando timore, a volte paura, nel gestire gestire il pallone come nell’azione della seconda rete subita. L’ennesimo regalo agli avversari ed ennesimo harakiri rossoblù.

Per caricare l’ambiente si era chiesto una doppia vittoria contro Virtus e Paganese. Ma per come si erano messe le cose oggi anche un punticino sarebbe stato positivo avendo di fronte, da questa sera, la seconda forza del campionato.

Domenica un altro impegno casalingo contro una squadra, questa volta, alla portata della Vibonese. Ultima possibilità anche per l’allenatore. Serve assolutamente una vittoria. In caso contrario la società dovrà guardarsi in giro. E quì, dal nostro punto di vista, non si discutono le qualità di D’Agostino ma, forse, la difficoltà a gestire una squadra coinvolta in piena zona retrocessione che, ad inizio stagione, non immaginava minimamente di potersi trovare.

(nella foto di copertina Carosso, credits social Virtus Francavilla)