La protesta della commerciante vibonese che non ne può più delle misure adottate dal Governo che continua a penalizzare il commercio al dettaglio di abbigliamento. Chi seguirà il suo esempio?
Si chiama Angela Bonaventura, ha un negozio di abbigliamento a due passi da piazza Municipio e da oggi ha deciso di intraprendere lo sciopero della fame.
La sua è una protesta forte contro il governo e contro i Dpcm, soprattutto l’ultimo, con il quale il premier Conte ha disposto la chiusura di numerose attività commerciali al dettaglio, ed in particolare i negozi di abbigliamento. “Sono qui e proseguirò nella mia protesta finchè qualcuno non mi darà ascolto, con questi provvedimenti ci stanno mandando alla rovina e vanificano anni di lavoro e sacrifici”, così si esprime Angela che si appresta a trascorrere la prima notte all’inteno del suo negozio.
Al suo fianco si è schierata subito la prima cittadina di Vibo Valentia, Maria Limardo, andata personalmente a manifestare la sua solidarietà. “La salute viene al primo posto – ha detto il sindaco -. Ciò posto e fermo, il pensiero va anche ai titolari delle attività che si stavano riprendendo dopo il lockdown e che oggi invece e nonostante tutto si sono dovuti rifermare”.
Il grido disperato di Angela dal profondo Sud e dalla provincia più povera d’Italia, servirà a scuotere le coscienze?
Noi siamo con Angela e con il suo coraggio. Quello che dovremmo avere tutti in questo momento difficile.