Con un paio di mesi di ritardo è stato presentato ufficialmente il percorso del Giro d’Italia 2025. Un giro che anche in questa edizione si dimentica completamente del Sud, preferendo mete straniere (quest’anno la partenza avverrà dall’Albania), piuttosto che coprire tutto il BelPaese come sarebbe giusto e come imporrebbe il nome. È dal 2022 che la corsa salta l’estremo Sud d’Italia.
Confermate tutte le indiscrezioni che si sono susseguite negli ultimi mesi con un percorso innovativo che richiederà grande dispendio di energie per i ciclisti. I chilometri complessivi (3.413) saranno grossomodo gli stessi delle edizioni precedenti, i 52.500 metri di dislivello in salita rappresentano il 20% in più dell’edizione del 2024 e il limite di una gara di tre settimane, anche se sono solo due gli arrivi in salita veri e propri
Due le cronometro individuali per un totale di 42,3 km, sei tappe riservate ai velocisti, otto di media montagna e cinque di alta montagna. Da non trascurare i 38 km di sterrato, 30 di strade bianche nel finale della tappa di Siena e otto sul Colle delle Finestre che sarà anche la Cima Coppi del Giro con i suoi 2.178 metri.
Si parte dall’Albania, che ospita tre tappe
La partenza del Giro d’Italia 2025 avrà luogo dall’Albania con la Durazzo-Tirana il 9 maggio. Dopo la cronometro di 13,7 km intorno a Tirana con grandi rettilinei e una salita nel mezzo ecco la Valona-Valona che presenterà le prime grandi difficoltà altimetriche anche se lontane dal traguardo.
Dopo il primo giorno di riposo per tornare in Italia arriva la prima tappa tutta pugliese il 13 maggio per velocisti da Alberobello a Lecce, seguita dalla Ceglie Messapica-Matera.
A questo punto da Potenza si viaggerà in direzione di Napoli con i velocisti che non dovranno farsi scappare l’occasione di giocarsi il successo prima della Castel di Sangro – Tagliacozzo ( Marsia ) che rappresenterà anche il primo arrivo in quota: salita di circa 11 km con gli ultimi 3 molto impegnativi.
Da Giulianova ci si muoverà verso Castelraimondo per una frazione di media montagna sui muri delle Marche con Valico di Santa Maria Maddalena e Montelago, mentre la prima settimana si chiuderà con la Gubbio-Siena.
Dopo il secondo riposo ecco la cronometro tutta Toscana da Lucca a Pisa, 29 km da specialisti. Il giorno successivo tornerà protagonista il San Pellegrino in Alpe nella Viareggio – Castelnovo ne’ Monti, con l’ascesa posizionata a metà tappa prima di risalire verso Toano e poi di nuovo a Pietra Bismantova prima del traguardo.
La seconda settimana si chiuderà con una frazione di alta montagna da Fiume Veneto ad Asiago con il Monte Grappa e la risalita sull’altopiano con l’ascesa di Dori con scollinamento ad una ventina di km dal traguardo.
Decisive le ultime due tappe, poi la passerella di Roma
L’ultimo giorno di riposo anticipa quella che sarà una delle giornate più dure della corsa: partenza da Piazzola sul Brenta con le salite di Candriai, Vigo Cavedina e del Santa Barbara ad anticipare il traguardo in cima al Passo San Valentino.
Da San Michele all’Adige, poi, ci si muoverà verso Bormio, scalando Passo del Tonale e Mortirolo, affrontato da Monno, con la cima ad una cinquantina di km dal traguardo, prima di puntare su Bormio dopo aver superato lo strappo di Le Motte.
Le ultime due giornate saranno decisive: prima la Biella-Champoluc con Col de Tzecore, Col Saint Pantaleon, Col de Joux e Antagnod. Infine, da Verres si punterà verso il Sestriere scalando il Colle del Lys e soprattutto il temibile Colle delle Finestre prima della morbida ascesa verso il traguardo.
Chiusura, come da tradizione recente, con la Roma-Roma e il magnifico scenario dei Fori Imperiali per salutare il vincitore 2025.
Il percorso 2025 rappresenta una scommessa, ma anche l’occasione persa per Sicilia e Calabria per tornare protagoniste nella gara in rosa.