Cultura

Il mondo nuovissimo. Dialoghi su etica e intelligenza artificiale

Se ne parla nel libro edito da Luiss University, Collana Bellissima diretta da Nicoletta Picchio, Roberto Race e Fabio De Felice

ROMA – Due importanti autori per “Il mondo nuovissimo. Dialoghi su etica e intelligenza artificiale”, appena edito da Luiss University Press nella Collana Bellissima diretta da Nicoletta Picchio, Roberto Race e Fabio De Felice.
Fabio De Felice, docente di ingegneria all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, è imprenditore e fondatore di Protom, una realtà completa che offre servizi avanzati ad alto contenuto tecnologico che punta su Eccellenza e Innovazione. Autore di numerose pubblicazioni sulle sfide della digital transformation, tra cui Operations Management- Emerging trend in the digital era e Effetto digitale, visioni d’impresa e industria 5.0
Roberto Race è consulente in corporate e reputation strategy per multinazionali e alcune delle più dinamiche imprese. Giornalista, ha promosso think tank e fondazioni. È segretario generale di Competere.Eu. Interessantissime le sue pubblicazioni che analizzano la comunicazione e la sua evoluzione nei vari periodi storici, tra cui spicca un saggio, tradotto in più lingue, “Napoleone il comunicatore”
Entrambi sono membri del Business Forum del G20.

Un vademecum, chiaro e piacevole da leggere, per affrontare le sfide dell’Intelligenza Artificiale

De Felice e Race ci propongono, in questo volume scritto a quattro mani, un utilissimo e completo vademecum, chiaro e piacevole da leggere, per affrontare con coraggio e coscienza le sfide dell’Intelligenza Artificiale, sollevando la coltre opaca creata dalle migliaia di informazioni contraddittorie sull’argomento per portare alla luce un percorso ben delineato.
I due autori, novelli Odisseo, nel mare della rete, si dirigono verso un mondo nuovo e ciò che ci offrono è un viaggio assistito nel continente inesplorato dell’A.I., in cui è ancora evidente lo squilibrio della società digitale, delle nuove tecnologie che mostrano ancora limiti e dismisure, e soprattutto la grande responsabilità derivante dalle potenzialità della tecnica.

La prefazione delle densissime pagine, ben 172, è affidata al presidente della Pontificia Accademia per la Vita, Monsignor Vincenzo Paglia, che ben riassume, quanto gli autori andranno a delinearci, in una unica frase “Oggi, di fronte alla potenzialità della tecnica, la responsabilità è ancor più grande. Ma lo è anche il sogno: rendere il mondo più vivibile per tutti, nessuno escluso”.
Il lavoro sul volume viene presentato in forma di dialoghi, confronti e analisi appassionata, tra i due autori che, quasi rinnovando l’antica prassi platoniana dell’investigazione filosofica, ricercano la verità sull’ Intelligenza Artificiale e sul suo impatto in tutti gli ambiti, dall’arte all’innamoramento, dalla globalizzazione all’economia circolare.

Ne risulta un’analisi esaustiva e obiettiva nella quale viene rigettato sia il soluzionismo tecnologico che la tecnofobia, conservando la consapevolezza della tematica fortemente distopica, che richiama vasta letteratura che vede indubbi protagonisti scrittori quali Wells, Huxley, Orwell, Bradbury, Dick, Asimov e Roth o, per tornare in casa nostra, Benni, Nievo, Alvaro e Volponi. Tra i fondamentali interrogativi presi in esame, indistintamente sia dagli autori citati, che dalle novelle nostre guide, primario è il dubbio sulla capacità umana di governare la tecnologia.

il progresso da costruire e rendere fruibile senza dimenticare di mantenere al centro l’essere umano

Dubbio che i nostri autori risolvono nel mostrare il progresso come una strada non solo da percorrere ma da costruire e rendere fruibile con l’ausilio delle nuove tecnologie, senza dimenticare di mantenere, comunque, al centro l’essere umano.
Quindi A.I. come strumento di potenziamento e supporto per risolvere le grandi sfide della nostra epoca, per migliorare la qualità della vita umana, per accompagnare l’uomo verso il progresso morale, foriero di risoluzione dei conflitti attraverso rispetto, tolleranza, cooperazione e diplomazia.
Poiché, al contrario della nostra coscienza, l’intelligenza artificiale non possiede etica e non conosce la democrazia, essendo semplicemente una somma di materia ed algoritmi, bisognerà impegnarsi a integrare l’etica e i valori umani nella progettazione e nello sviluppo tecnologico, curando di conseguenza la redazione di regole e normative in grado di validare positivamente il futuro e consentire di poter concentrare gli sforzi sulla ricerca.
A completare la loro lucida e piacevolmente completa analisi, le attente interviste nelle quali protagonisti-testimonial del “pensiero” e delle “pratiche” digital si rivelano alcuni dei più qualificati top manager operanti in Italia: Maximo Ibarra, Ceo di Engineering; Monica Poggio, Chief Executive Officer di Bayer Italia; Domenico De Rosa, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Smet; Massimiliano Cifalitti, Vicepresidente Hub Europe di Abb – Electrification Smart Power; Stefano Rebattoni, Presidente e Amministratore Delegato di Ibm Italia; Valentino Confalone, Country President di Novartis Italia; Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, i quali guardano all’A.I. positivamente, con lo spirito di sfida, ma anche di lungimiranza, che anima ogni buon imprenditore.