Lo chiedono associazioni e sindacati che hanno stilato un documento di adesione alla proposta del Collettivo Peppe Valarioti.
«Aderiamo convintamente alla battaglia di democrazia lanciata dal Think Tank Collettivo Peppe Valarioti affinché si garantisca ai fuorisede calabresi il diritto di voto a distanza», inizia così un documento sottoscritto unitariamente da Libera Calabria, Movimento Politico per l’Unità, Associazione Insieme per il bene comune, Anpi Calabria e dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, in vista delle elezioni regionali, ancora in calendario per l’11 aprile prossimo.
«La situazione pandemica esaspera un quadro già di per sé problematico – si legge nel comunicato congiunto – In una terra caratterizzata da grandi emigrazioni questo ha importanti ripercussioni sull’affluenza alle urne. Nelle ultime regionali infatti, il dato sull’astensionismo è intellegibile alla luce dei molteplici studenti e lavoratori fuori sede con residenza in Calabria ai quali di fatto, con le sole misure esistenti, viene negato un diritto basilare di partecipazione democratica. Sappiamo che la proposta non è di semplice attuazione e apparentemente si frappongono dei limiti che sembrano insormontabili, però sposiamo le parole dei ragazzi e delle ragazze del Collettivo: “Non tutto ciò che sembra impossibile è irrealizzabile” spiegano e noi sentiamo la necessità di affiancarli in questo cammino per affermare un principio di democrazia».
«Partire dalla Calabria, terra di diritti negati, per riconoscere il diritto al voto reale per i cittadini e le cittadine in mobilità – scrivono ancora i promotori – potrebbe essere un precedente importante per l’affermazione di un diritto che dovrebbe essere ormai costituzionalmente garantito oltre che di adeguamento europeo».