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La diocesi di Mileto- Nicotera e Tropea ha il suo nuovo vescovo: Attilio Nostro ordinato a Roma

Mons. Attilio Nostro, 55 anni, proveniente da Roma ma nato a Palmi il 6 agosto 1966, è da stasera il nuovo vescovo della diocesi di Mileto- Nicotera e Tropea. E’ stato ordinato stasera nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, dove erano presenti numerosi fedeli giunti dalla Calabria e il sindaco di MIleto, Fortunato Giordano, con una delegazione.  A presiedere la celebrazione sarà il cardinale vicario Angelo De Donatis; conconsacranti saranno monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, e monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino – San Severino Marche e vescovo di Fabriano – Matelica. 

 Prenderà la guida della diocesi, negli ultimi anni attraversata da forti tensioni, in seguito alle dimissioni di mons. Luigi Renzo. A Roma, mons. Nostro è stato parroco a San Mattia, dopo aver guidato per 12 anni la Parrocchia di S. Giuda Taddeo nel quartiere Appio Latino. Originario di Palmi, è un volto noto a quanti seguono i programmi dell’emittente televisiva TV 2000, spesso ospite della trasmissione condotta da Paola Saluzzi; ed anche di Radio Maria. Tra le sue confidenze, confessa: “”La mia passione era la pallacanestro, torno lì ogni estate per un torneo. Dopo la morte di mio fratello mi sono riavvicinato alla fede, andando ad Assisi”.

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Mons. Attilio Nostro è sacerdote dal 1993, ovunque abbia operato, è stato molto amato dai suoi fedeli. Significativa una descrizione che di lui è stata fatta qualche tempo fa: ” Calabrese di nascita, romano di adozione, don Attilio è un sacerdote di notevole levatura intellettuale, culturale e persino fisica; è un uomo di fede profonda, un organizzatore instancabile e un grande comunicatore, dotato di senso dell’umorismo; ed è anche un leader carismatico, che ha saputo conquistarsi la stima, la simpatia e l’affetto delle migliaia di frequentatori della chiesa di San Giuda, innanzitutto dei bambini, dei ragazzi e dei giovani.
Il maggior merito di don Attilio è stato quello di essere riuscito a rivitalizzare la comunità ecclesiale a lui affidata, richiamando alla fede, alla frequenza della Messa domenicale e ai sacramenti tante persone che se ne erano allontanate”.