Calcio

La nuova geografia della Serie C, il girone della Vibonese è da urlo. Quante big!

Proviamo ad immaginare quali saranno le avversarie dei rossoblu nella prossima stagione.

Il calcio non si ferma mai. Sono ancora in corso playoff e playout di serie C e tutti i tifosi corrono con la mente a quello che potrà essere il prossimo girone C.

Un giochino al quale proviamo a partecipare anche noi. Tante, ancora, le variabili per avere le idee chiare.
Certamente ne faranno parte le siciliane Catania, Palermo e molto probabilmente l‘ACR Messina che, nel girone I di serie D, sembrerebbe la più accreditata al salto di categoria per il margine di vantaggio accumulato sul FC Messina a poche giornate dal termine del campionato.
Quindi le calabresi Catanzaro, Vibonese e Cosenza, quest’ultimo retrocesso dalla serie B.
Il Potenza a rappresentanza della Basilicata e le pugliesi Bari, Foggia, Monopoli, Virtus Francavilla e Taranto, quest’ultimo favorito a vincere il girone H di serie D sul Picerno.
Nel girone C sicuramente, anche, le campane Avellino, Juve Stabia, Casertana e Turris.
Siamo a 16. Per i restanti quattro posti, uno sarà certamente a disposizione della vincente del playout tra Paganese e Bisceglie.
Un altro dovrebbe essere occupato dal Campobasso, favorito a vincere il girone F di serie D avendo sei punti di vantaggio sul Notaresco, secondo, a sei giornate dalla fine.
Completeranno il girone, a questo punto, o le due laziali Viterbese e Monterosi, quest’ultimo in cerca della sola matematica certezza della promozione in C, oppure le due abruzzesi Teramo e Pescara, con il delfino appena retrocesso dalla serie B.

Ma non finisce quì. Ancora, ben sei squadre, precedentemente citate, sono in lotta nei play-off in cerca dell’ultimo posto che garantirebbe la promozione in serie B e che lascerebbe un posto vuoto. E poi ci sono i laziali del Trastevere che, nel girone E di serie D, sono secondi ad appena tre punti dal Montevarchi e sei gare ancora da giocare.

Morale della favola: prossimo girone C di serie C ancora tutto in alto mare.
Sempre che la Lega Pro non decida per una suddivisione dei gironi diversa da quella geografica. Ed ecco, allora, aprirsi completamente nuovi scenari.
Sempre che, le 60 società ad averne diritto, riusciranno a perfezionare l’iscrizione a causa delle difficoltà economiche, dietro l’angolo, di diverse piazze.