Calcio

L’analisi. La Vibonese deve ritrovare fiducia e coesione

Peccato che nessuno si sia preso la briga di analizzare statisticamente la gara con la Virtus Francavilla.

In particolare il dato del possesso palla e del volume di gioco sviluppato dalle squadre. Sarebbe certamente emersa una percentuale a netto favore della Vibonese, ma il paradosso è che con soli due tiri in porta e un intero tempo a respingere nella propria metà campo gli attacchi della squadra di casa, i pugliesi hanno portato a casa l’intera posta in palio.

Vittoria meritata, beninteso, così come inevitabile la sconfitta dei rossoblu, alla luce di quanto successo in campo. Da un lato una formazione – quella pugliese – ordinata, combattiva, conscia dei propri mezzi, ben disposta in campo, dotata di buone individualità; dall’altro lato una squadra – quella vibonese – a corto di idee, incapace di imbastire manovre fluide, dal gioco farraginoso e confuso e con il morale sempre più giù, per di più con due grossolane disattenzioni difensive che sono costate la sconfitta.

Dunque, una superiorità territoriale infruttuosa e a tratti stucchevole. Il primo pensiero è andato all’assenza forzata di Vincenzo Plescia, ormai punto di riferimento in attacco della formazione vibonese, la cui assenza si è rivelata molto pesante; con lui in campo forse sarebbe andata diversamente. Ma questa non deve essere un’attenuante, sia perché un team ben costruito deve avere valide alternative, sia perché l’involuzione del rendimento vibonese si è registrata anche con Plescia in campo.

Ci si domanda allora dove è finita quella squadra che, scarsamente accreditata ai nastri di partenza, ha sorpreso un po’ tutti nella prima parte del campionato, con un gioco fluido, azioni ficcanti, intesa e coordinamento tra i reparti. Ok, il calcio è fatto di episodi e di buona sorte, ma questi ragazzi con il loro allenatore non riescono comunque a ritrovare la quadra.

Può darsi che la Vibonese stia accusando quella fisiologica flessione che vivono, chi più chi meno, un po’ tutte le squadre nell’arco di un campionato. Il compito della società, dello staff tecnico e dei calciatori, però, è di gestire con pazienza e determinazione questa fase e riprendere con abnegazione la strada di un campionato onorevole. Già da domenica prossima, nel derby con il Catanzaro, che potrà dirci molto sulle prospettive di risalita della squadra rossoblu.

I valori tecnici ci sono (non è per caso che si pareggia in trasferta con Bari e Teramo, né si mette sotto la Ternana pur capitolando rocambolescamente), occorre un reset mentale, coesione dell’ambiente e soprattutto al più presto una vittoria, che ridia la fiducia e lo smalto ultimamente offuscati.

Enzo Pugliese