Calcio

L’intervento. La Vibonese deve guardare avanti

Il gruppo rossoblu deve essere animato da voglia di riscatto. Già da domenica con la Paganese.

Ternana cannibale a parte, il girone C della serie C si connota per un marcato equilibrio tra le altre squadre, non tanto per i punti in classifica (c’è comunque un gruppo leader, a fronte di un gruppo di bassa classifica che arranca a venti e più punti di distanza), ma per i risultati in prospettiva, che ormai non sono più scontati, dove la squadra in ambasce mette in difficoltà e fa risultato con un’altra che vagheggia la serie B.

Come è successo alla nostra Vibonese nel girone di andata, ora tocca alle altre (Viterbese, Bisceglie, Cavese) vivere domeniche di lustro e di speranza. Volete un analogo esempio di saliscendi, fatte le debite proporzioni? Guardate il campionato del Sassuolo, tra le grandi nel primo terzo di torneo e da qualche tempo soccombente anche in partite sulla carta abbordabili.

Già i rossoblu, anche quest’anno provocano emozioni altalenanti, partiti a razzo e tra le sorprese della prima parte di stagione; da qualche settimana in crisi di risultati e di gioco.

Invero nel derby con il Catanzaro, pur davanti ad una squadra di spessore, gli uomini di Galfano hanno ritrovato per buoni tratti di gara, quell’ordine e quella lucidità che si erano via via persi…e non solo per il rientro del bomber Plescia, peraltro un po’ in ombra. Sta per dissolversi il periodo no? Un’altra risposta ce la darà il prossimo incontro con l’attuale fanalino di coda, la Paganese, ma come abbiamo detto, solo numericamente, perché i campani rappresentano anch’essi un avversario da prendere con le molle e soprattutto avido di punti, per non perdere quel terreno che le compagne di viaggio di bassa classifica stanno pian piano riguadagnando. La Vibonese è sette punti più su – dunque un margine non ancora rassicurante – e pertanto si recherà a Pagani con la stessa esigenza di centrare i tre punti. In settimana, la Paganese ha rinfoltito la rosa con l’esperto portiere Baiocco, in realtà di ritorno nella squadra campana, avendo già disputato diverse partite nella scorsa stagione con il team azzurrostellato.

Noi siamo qui ancora a predicare lo stesso equilibrio che regna nel girone: prematuro e controproducente stracciarsi le vesti già sin d’ora; imprudente e pericoloso confidare nelle disgrazie altrui, magari alla luce della recente introduzione della formula dei play-out per effetto dell’esclusione del Trapani (saranno le ultime quattro a disputarli, salvo che rimanga una distanza di almeno otto punti tra la quartultima e la terzultima, rispettivamente con l’ultima e la penultima, che in tal caso retrocederanno in serie D direttamente).

Continuano a dare forfait i soliti nomi (Mattei, Mahrous, Pugliese), si spera in un apporto importante dei nuovi arrivati (Cattaneo, Fomov, Murati), ma la rosa nel complesso dà affidamento, perché se ci pensiamo bene, gli ipponici fino ad ora non sono mai stati messi sotto in maniera netta: quello che bisogna ritrovare è sincronia tra i reparti, per ovviare a quegli sfilacciamenti costati gol pesanti; insomma, ognuno deve sapere cosa fare e farlo al meglio, al servizio della squadra. Il tutto nel quadro di una voglia di riscatto, che è la conditio sine qua non per rimettersi in carreggiata.