RIMINI – Antonio Buscè, il tecnico lanciato nel mondo dei grandi del calcio dalla Vibonese nella passata stagione, dopo una lunga esperienza con le giovanili dell’Empoli, ha portato il suo Rimini in finale di Coppa Italia di Serie C. Un successo strameritato quello dei romagnoli che hanno eliminato, con soddisfazione, il Trapani del patron Antonini.
Una gran bella soddisfazione per l’ex tecnico rossoblù, che a Vibo ha lasciato un pezzetto di cuore, che in buona sostanza ha vendicato la sconfitta dello scorso anno in casa con i siciliani (il rocambolesco 2-5, dopo il primo tempo chiuso sul 2-0), che di fatto escluse la Vibonese dalla lotta per la promozione in C.
“Questo è frutto del lavoro e della dedizione che i ragazzi mettono durante la settimana – ha spiegato Buscè ai microfoni di NewsRimini – . Affrontare un Trapani che ha cambiato tanti giocatori per noi era motivo d’orgoglio e passare il turno per scrivere la storia. I ragazzi hanno recepito bene il messaggio, un elogio a loro perché sono loro che vanno in campo: corrono, rincorrono, si arrabbiano… Quando hai un gruppo di questa caratura umana è un bel vantaggio”.
Per la cronaca il Rimini in semifinale ha superato nettamente il Trapani con il punteggio di 3-0 conquistando così la finale, in attesa di conoscere l’avversario che verrà fuori dalla sfida di stasera tra il Caldiero Terme e il Giana Erminio. Per il Rimini, in 113 anni di esistenza, si tratta della prima volta dell’approdo a una finale di Coppa.
Alla guida della Vibonese conquistò i play off di Serie D con un ottimo terzo posto finale. Poi la meritata promozione professionale tra i professionisti con la chiamata del Rimini.