VIBO VALENTIA – Una mattinata intensa di riflessione, arte e memoria si è svolta al Liceo Statale “Vito Capialbi” di Vibo Valentia, in occasione dell’evento promosso dal Comitato Diritti Umani dell’istituto, coordinato da Anna Murmura. Tema centrale dell’incontro: “Il genocidio armeno tra passato e presente e i genocidi dimenticati”, un’occasione di approfondimento storico e civile che ha coinvolto studenti, docenti e ospiti d’eccezione.
Ad aprire la giornata è stata Elisa Greco, con un discorso sentito e appassionato. “È per me un grande onore dare inizio a questo evento – ha dichiarato la studentessa – – che rappresenta un momento di crescita collettiva e di impegno per la memoria storica e la difesa dei diritti umani”.
Dopo i saluti di rito, Elisa ha rivolto i suoi ringraziamenti a tutte le figure che hanno reso possibile l’incontro: i docenti e gli studenti presenti, ma anche i protagonisti artistici che hanno arricchito il programma con momenti di grande intensità emotiva.
Un ringraziamento speciale è stato riservato al Dirigente Scolastico, Antonello Scalamandrè, per la fiducia e il costante sostegno alle attività del Comitato. Applausi calorosi anche per Mons. Giuseppe Fiorillo, già parroco e guida spirituale del Comitato, per la sua presenza e il suo supporto morale.
L’arte come veicolo di memoria
Il programma si è aperto con un momento artistico: il corpo di ballo del Liceo Capialbi, guidato da Gabriella Cutrupi, ha realizzato un’entrée sulle note di Never Alone. A seguire, l’orchestra dell’istituto, diretta da Diego Ventura, ha emozionato il pubblico con l’esecuzione di Gundê Hember, brano curdo donato alla scuola dal musicista Ashti Abdom e trasmesso dalla giornalista Sara Lucaroni.
Non meno toccante è stata l’interpretazione dell’aria di Giacomo Puccini, a cura della classe di canto guidata da Giuliana Pelagi, che ha saputo fondere la potenza della lirica con il messaggio universale dell’evento.
Approfondimenti multimediali a cura degli studenti
Spazio poi ai contenuti multimediali realizzati dagli studenti. Il primo PowerPoint, “Il genocidio armeno all’alba del ’900 e la Shoà”, è stato presentato da Paola Fogliaro, Kristyn Franzone e Chiara Petrolo, con la guida di Cristina Esposito.
A seguire, il lavoro intitolato “Gli armeni del Nagorno Karabakh e la violenza azera”, realizzato dagli studenti Amalia Carioti, Giulia Malta, Dorotea Mendola, Riccardo La Gamba, Fulvio Mirile, Carol Criseo e Alessandro Tripodi.
Due testimonianze di grande valore
Il primo collegamento da remoto ha visto protagonista Letizia Leonardi, giornalista e traduttrice, insignita della Medaglia di Gratitudine della Repubblica d’Armenia per il suo impegno nella diffusione della cultura armena. La sua testimonianza ha offerto un’importante chiave di lettura sul valore della memoria e della verità storica.
Il secondo collegamento ha avuto come ospite Sara Lucaroni, giornalista, filosofa e scrittrice, esperta di Medio Oriente, che ha condiviso riflessioni tratte dal suo ultimo libro La luce di Șingal, dedicato al genocidio yazida. La sua presenza ha offerto agli studenti un’occasione preziosa per comprendere i drammi vissuti dalle minoranze perseguitate.
Prima del saluto conclusivo, sono stati ringraziati i tecnici informatici che hanno garantito il regolare svolgimento dell’incontro: Alessandro Valensise e Igor Campanaro.
L’evento si è concluso con l’intervento di Anna Murmura, coordinatrice del Comitato Diritti Umani, la cui instancabile dedizione ha reso possibile questa giornata di grande valore umano, culturale e civile.
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