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Plastic Free pulisce Bivona e Trainiti, ma quanta spazzatura e inciviltà sulle nostre spiagge

Raccolti oltre sessanta sacchi di immondizia, copertoni usati ed anche tavole da surf ed ingombranti. Adesso rispettiamo il nostro mare.

Ieri, domenica 16 maggio, sulle spiagge di Bivona e Trainiti, sul litorale vibonese, si sono trovati in oltre cinquanta volontari per liberare le spiagge dalla plastica ed altra spazzatura. In prima fila c’erano anche il sindaco Maria Limardo, l’assessore all’ambiente Bruni, insieme al referente provinciale della onlus Plastic Free, Gregorio Greco, ad alcuni consiglieri comunali che, muniti delle apposite attrezzature, hanno proceduto a passare a setaccio la sabbia di Bivona e Trainiti con l’ausilio dei mezzi della Ecocar.

Alla fine della giornata sono ben sessanta i sacchi di spazzatura raccolta, numerosi copertoni di auto e, a sorpresa, anche alcuni ingombranti, segnale della scarsa attenzione dei cittadini per l’ambiente, perchè se è vero che molta plastica viene portata dal mare, tanti altri rifiuti sono abbandonati dai soliti lordazzi.

Non è il primo intervento di Plastic Free sul territorio vibonese. Ad ottopbre dello scorso anno i volontari della Onlus erano stati a Nicotera, dove avevano raccolto oltre 150 copertoni in collaborazione con il Wwf. Mentre a febbraio di quest’anno l’attenzione e l’operatività di Plastic Free si è concentrata in località Croce Niviera, in cima alla collina di Vibo Valentia, dove alla fine sono stati raccolti oltre ottanta sacchi di spazzatura varia.

“Sono soddisfatto per come sono andate le cose a Bivona e Trainitidice Gregorio GrecoPer il secondo anno consecutivo abbiamo ripulito il litorale della città di Vibo, adesso tocca a noi tutti tenere pulito. Purtroppo il problema della plastica nel mare non possiamo risolverlo noi, ma tocca alla politica limitare la produzione, ma tenere pulite le spiagge da altri rifiuti è possibile con la collaborazione di tutti”.

Prossimo appuntamento di Plastic Free è in programma il prossimo 5 giugno a Pizzo Marina, dove volontari e cittadini si ritoveranno all’altezza del molo per poi ripulire la spiaggia e tutto il “lungomare” fino alla Seggiola.