Tra le squadre più affrontate dai rossoblu ci sono anche Castrovillari e Locri, tra le siciliane il Ragusa
Ufficializzato, finalmente, il girone I del campionato di serie D che vedrà ai nastri di partenza, tra le altre, la Vibonese. Un girone che, come previsto, raggruppa le squadre calabresi e siciliane con le new entry Gioiese, Nuova Igea Virtus, Akragas, vincitrici dei rispettivi gironi del campionato di Eccellenza, e Siracusa, dopo la vittoria del playoff nazionale di Eccellenza. E poi le due campane, a completamento dell’organico, Afragolese, che di Afragolese ha solo il nome, ed il Portici alle quali si aggiungono le squadre che hanno mantenuto il diritto a giocare il campionato di serie D alla fine della scorsa stagione e quindi Castrovillari, Lamezia Terme, Locri, San Luca, Vibonese, Acireale, Canicattì, Licata, Ragusa, Sancataldese, S. Agata e Trapani.
Per la Vibonese ritorna il derby contro la Gioiese, dopo dieci stagioni, risultando, tra le squadre del girone, la compagine più volte incrociata in campionato. Per rossoblù e viola sarà la venticinquesima volta. A seguire, incrocio numero 18, in campionato per la Vibonese, contro Castrovillari e Locri. Tra le siciliane sarà invece il Ragusa la squadra più volte incontrata, 14 campionati, seguito dalla Nuova Igea Virtus, 13 volte compresa la stagione 2023-24.
Sarà, invece, la nona volta che la Vibonese incrocerà, in un campionato, Siracusa e Trapani, e l’ottava contro Acireale ed Akragas. Sesta volta contro la Sancataldese e quarta volta con Licata e Portici. Seguono, in questa speciale classifica, il Canicattì, che si troverà nello stesso campionato della Vibonese per la terza volta, e Lamezia (da non confondere con la storica Vigor), San Luca e S. Agata che bisseranno l’unica volta relativa alla scorsa stagione.
Discorso a parte per l’Afragolese. I napoletani mantengono soltanto il nome della squadra inserita nel girone H della scorsa stagione in quanto il titolo sportivo è stato acquistato dal Real Casalnuovo e giocherà le gare interne proprio allo stadio Domenico Iorio di Casalnuovo.