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Si è dimesso il vescovo di Mileto, al suo posto un amministratore apostolico. Ecco cosa succede

Stamattina il Pontefice ha accettato le dimissioni presentate una settimana fa nelle sue mani, rendendole note.

Papa Francesco ha accettato stamane la rinuncia presentata da Monsignor Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea. Contestualmente ha nominato Amministratore Apostolico della Diocesi Monsignor Francesco Oliva, Vescovo di Locri-Gerace.

Monsignor Renzo ha compiuto 74 anni il 28 giugno scorso: alla base delle dimissioni presentate con un anno di anticipo rispetto alle norme canoniche, a quanto si apprende, vi sarebbero motivi di salute. Guidava la Diocesi dal 2007 per volere di Papa Benedetto XVI e finora era segretario della Conferenza Episcopale Calabrese.

Monsignor Oliva, classe 1951, è Vescovo di Locri-Gerace dal luglio 2014. E’ stato consacrato dal Vescovo Nunzio Galantino, attuale Presidente dell’APSA ed ex Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Cosa è l’Amministratore apostolico

Quando una sede vescovile diviene vacante, la Santa Sede può provvedere di propria iniziativa (ad nutum Sanctae Sedis) alla nomina di un amministratore apostolico. Questi governa la diocesi con tutte le facoltà proprie di un vescovo, benché in forma vicaria, ossia a nome del Papa. Tuttavia la sede è de iure vacante, perciò hanno fine gli uffici propri del vicario generale e dei vicari episcopali e cessano dalle loro funzioni i consigli presbiteriali e i consigli pastorali. Se lo ritiene opportuno, l’amministratore apostolico può confermare, in forma delegata, il vicario generale e i vicari episcopali.

In talune circostanze la diocesi o una circoscrizione ecclesiastica ad essa equiparata può restare vacante per anni; in questi casi la figura dell’amministratore apostolico può assumere un carattere semi-permanente.

L’amministratore apostolico ha, infine, carattere permanente nel caso di diocesi affidate in amministrazione perpetua a vescovi di altre sedi; in questi casi la diocesi amministrata è ritenuta di fatto parte integrante della diocesi che la amministra, anche se formalmente rimane una giurisdizione distinta.