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Valter Mainetti e la riscoperta di Agrippa Postumo, l’erede imperiale

Valter Mainetti, Presidente della Fondazione Sorgente Group, ha portato alla ribalta del grande pubblico presso i Musei Capitolini a Roma dal 29 novembre 2024 fino al 27 aprile 2025, il ritratto marmoreo di Agrippa Postumo – o di Agrippa Iulius Caesar – ossia il giovane erede dell’imperatore Augusto, che venne ripudiato in quanto vittima suo malgrado delle lotte di potere intestine dell’impero e l’unico designato alla successione.

Difatti, la Mostra Musei Capitolini porta il titolo di “Agrippa Iulius Caesar, l’erede ripudiato” e si può visitare nella Sala degli Arazzi  fino a fine aprile. La scultura di Agrippa Postumo appartiene alla Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter Mainetti, e pare dialogare con gli altri due ritratti che provengono dalle Collezioni Capitoline e dalle Gallerie degli Uffizi.

Un prezioso contributo, quello della Fondazione Sorgente Group, che mira a valorizzare il patrimonio culturale nazionale. Non a caso, è la prima volta che il ritratto viene ospitato in una mostra accessibile al pubblico, ed è stato esposto proprio in seguito al suo effettivo riconoscimento, avvenuto di recente, grazie al Professore Eugenio La Rocca.

Ed è stata l’occasione, secondo quanto osserva Paola Mainetti la Vicepresidente della Fondazione Sorgente Group, per riunire tre ritratti che paiono dialogare tra loro trascendendo di fatto le vicende storiche e culturali dell’Antica Roma.

La vicenda storica di Agrippa Iulius Caesar

I ritratti di Agrippa Postumo sono l’occasione di accompagnare  i visitatori attraverso le peripezie storiche nel periodo dell’Impero romano, e più precisamente dopo il 4 d.C. Augusto si trovò a fronteggiare una serie di lutti dovuti alla prematura scomparsa dei suoi successori designati. Tra questi Marcello, figlio della sorella Ottavia, e i gemelli Lucio e Gaio Cesari, figli di Marco Vipsanio Agrippa e Giulia.

Di fronte a queste perdite, l’imperatore fu costretto a rivedere la sua linea di successione, optando per Tiberio Claudio Nerone, figlio del primo matrimonio della moglie Livia, e Agrippa Postumo, ultimo dei cinque figli di Marco Vipsanio Agrippa, il più fidato collaboratore di Augusto e di sua figlia Giulia.

Interessante è sottolineare che il nome “Agrippa” fu scelto dallo stesso Augusto, poiché il neonato era venuto al mondo poco dopo la morte del padre, da cui deriva il cognome Postumus. In seguito all’adozione, il giovane assunse il nome di Agrippa Iulius Caesar, entrando così a far parte della gens Iulia e diventando uno dei candidati alla successione imperiale.

Tuttavia, nonostante fosse l’unico nipote rimasto, Augusto decise di ripudiare Agrippa Postumo in tempi brevi, presumibilmente a causa di incompatibilità caratteriali. Questo lo portò a esiliarlo prima a Sorrento, e successivamente a Pianosa, come documentano le fonti antiche, ma è possibile che tale decisione fosse influenzata altresì dalle lotte di potere che contraddistinguevano la corte negli ultimi anni del venerabile princeps.

Valter Mainetti: la mostra nella Stanza degli Arazzi un’ opportunità per favorire la conoscenza  e gli studi su Agrippa Postumo

La Mostra nella Stanza degli Arazzi dei Musei Capitolini secondo Valter Mainetti è  un’opportunità per un confronto dei tre suoi ritratti in marmo di Agrippa Postumo di cui  uno di proprietà della fondazione e gli altri due provenienti dalla Galleria degli Uffizi e dalle Collezioni Capitolini.

D’altra parte, Valter Mainetti si considera orgoglioso di aver esposto ai  Mostra Musei Capitolini il ritratto del giovane principe per la prima volta. L’insieme dei ritratti rappresenta l’opportunità unica di conoscere e studiare il protagonista della gens Giulio e Claudia, come sottolinea  Paola Mainetti.

Il ritratto è stato identificato dal Professor Eugenio La Rocca con il titolo di Agrippa Postumo e si è rivelata essere l’opportunità di una collaborazione fra un’istituzione privata come  la Fondazione  e i Musei Capitolini, presieduti dal Sovrintendente Capitolino, Claudio Parisi Presicce. La collaborazione tra Valter Mainetti e Claudio Parise Presicce si basa su  rapporto di stima e di collaborazione reciproca, tanto da consentire nel corso del tempo lo svolgersi di molteplici progetti culturali.

I ritratti portano la data approssimativa del periodo in cui Agrippa Postumo ricevette tutte le onorificenze a Roma e nei territori dell’impero. I servizi museali sono a cura di Zètema Progetto Cultura mentre l’esposizione è curata da Laura Buccino, Eugenio La Rocca e Valentina Nicolucci, ed è promossa da Roma Capitale, nonché dall’Assessorato alla Cultura, dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con la Fondazione Sorgente Group, il sostegno del Gruppo Sorgente e Condotte 1880.