News

Vibo Valentia in lutto per Francesco Cosentino, morto a soli 16 anni di leucemia

E’ morto a soli 16 anni, sopraffatto dalla leucemia con cui ha combattuto per tre anni e che non è stata sconfitta neanche dopo il secondo trapianto di midollo.

Vibo Valentia piange la scomparsa prematura di un suo figlio: Francesco Cosentino. Il suo cuore ha cessato di battere a soli 16 anni sopraffatto da una forma aggressiva di leucemia, nonostante abbia lottato con tutte le sue forze, affiancato sempre da papà Roberto, stimato ed apprezzato dirigente presso la Regione Calabria, mamma Paola e dalle tre sorelline. Il nonno Francesco, di cui portava il nome, è stato sindaco della città per due volte dal 1982 al 1984 e dal 1986 al 1987.

Francesco è nella pace…il cuore è disperato e la mente è devastata…, così il papà Roberto ha dato la terribile notizia sui social, che è poi deflagrata lasciando increduli e sgomenti per la scomparsa di un ragazzino che con la sua solarità conquistava tutti, che in questi giorni si trovava presso l’ospedale “Bambino Gesù” di Roma con i suoi cari.

A papà Roberto, a mamma Paola e a tutti i familiari vanno i sentimenti di più profondo cordoglio di tutta la redazione di Vibosport.

I funerali avranno luogo venerdì 14 gennaio a Vibo Valentia.

Così Francesco viene ricordato da Claudia, un’amica, su un post pubblicato su facebook

Circa tre anni fa, in macchina, due amiche in una serata semplice e spensierata. Chiacchiere, risate, confidenze, consigli. Poi arriva il momento di venirti a prendere in piazza Municipio, dove eri con degli amici. Hai già qualche problemino, ma quella sera sei semplicemente un quasi adolescente in preda ai primi dubbi su come comportarsi con le ragazze. Eri così dolce mentre esprimevi tutta la tipica e bellissima insicurezza di quell’età.
Credevi di non sapere cosa dire, di non sapere cosa meglio fare. Io e tua madre ti abbiamo dato dei consigli, ben consapevoli che il tuo animo nobile e sensibile avrebbe toccato le corde di chiunque ti fosse stato accanto. Sembravi più rilassato e scherzavi con tua sorella, che intanto ci aveva raggiunto.
Ti ho guardato e mi hai sorriso. Dopo quella serata le cose non sono andate bene per te. Seguivo il tuo percorso tramite tua madre, pregavo, la incoraggiavo, confidavo nel fatto che tutto si sarebbe risolto.
Hai lottato tanto.
Ti ho visto l’ultima volta qualche mese fa: alto, magro, cresciuto e provato, cappotto nero aperto, passeggiavi con degli amici. Mi hai salutato e sorriso nel tuo solito modo gentile.
Ero felice di rivederti e speravo che le cose andassero per il meglio. Tua madre ha pubblicato due foto in questi giorni: le vostre mani intrecciate e voi due insieme a Roma con te quasi irriconoscibile, ma non volevo credere al peggio.
Purtroppo stasera ho saputo quello che mai avrei voluto. Sei un angelo bellissimo ora.Ti ricorderò sempre nei nostri momenti felici insieme nella tua stanza, con le tue sorelline, con mamma Paolo e papà Roberto.So che ci vorremo bene per sempre e che darai la forza a chi ti ama di andare avanti.