Costume e società

Blue Monday, domani, lunedì 17 gennaio, sarà il giorno più triste dell’anno, ecco perchè

Domani sarà il giorno più triste e deprimente dell’anno (quello che gli inglesi definiscono il “Blue Monday”). Questo almeno è il concetto espresso da Cliff Arnall, psicologo presso un’università di Cardiff che ha elaborato questa ricorrenza (la cui data è ogni anno il terzo lunedì di gennaio) mischiando calcoli matematici con circostanze temporali in un misto tra psicologia e matematica. In tale giorno si sommano vari fattori tipo:i buoni propositi che si erano fatti per il nuovo anno non realizzati, il fisiologico calo di motivazioni dopo le feste, i sensi di colpa per i soldi spesi durante le feste natalizie, le giornate più corte e il rigido clima invernale a cui si unisce la retribuzione lavorativa per cui ancora bisognerà attendere e una definitiva presa di coscienza che il periodo natalizio è ormai finito, natale è passato capodanno ormai è solo un ricordo e per le prossime festività (comunque molto più corte e meno sentite rispetto a quelle natalizie che nella nostra penisola sono vissute intensamente per circa due settimane) con conseguenti giorni di riposo ci sarà ancora da aspettare. Tutto ciò porta le persone a sentirsi stanche, tristi e poco attive e questo – sempre secondo l’inventore – è pertanto da considerarsi il giorno con il più alto fattore di depressione dell’anno.

C’è da sottolineare però che sin da principio l’Università per cui lo psicologo lavorava ha preso le distanze dalle teorie dello stesso e tanti esperti hanno ritenuto questo calcolo come pseudoscienza – privo cioè di qualsiasi verità o calcolo scientifico – e farsesco (lo stesso Arnall ha in seguito invitato a boicottare il Blue Monday).

Insomma di scientifico non c’è nulla ma come ogni teoria poco credibile ma dal marketing impeccabile quanto detto dallo stesso psicologo ha fatto subito scattare il tormentone con il concetto che è stato ripreso subito a livello commerciale (ad iniziare da un’agenzia di viaggi che ovviamente ha proposto nell’occasione di fare una bella vacanza per far passare l’angoscia) ed è diventato di tendenza (ancora oggi la tradizione vive grazie all’entusiasmo degli utenti e in questo giorno in Inghilterra ci sono molte assenze dal lavoro).

Restano però alcuni dati attendibili. Ad esempio la cosiddetta “depressione invernale” (secondo uno studio che esula da questa teoria solo il 44% degli italiani in questo periodo si sente “carico a palla”), un altro studio testimonia che i buoni propositi che ci eravamo fatti con il nuovo anno iniziano ad avere una diffusa e significativa diminuzione delle motivazioni per realizzarli a partire dal 12 gennaio (descritto come “il giorno della resa”) e poi ancora i divorzi – questo è il periodo dell’anno in cui si aprono più cause – e il lunedì che di suo come giorno è sempre detestato dai più (senza contare la pandemia, i contagi e tutto ciò che quanto stiamo attraversando ci provoca psicologicamente). Per tirarsi su di morale basta però – secondo gli esperti – poco: attività fisica, ascoltare le canzoni preferite, uscire con gli amici e chiacchierare con l’amica del cuore (pare che ciò abbia un potere salvifico), una breve vacanza o concedersi qualche leccornia a tavola e tutto passa.

Come in tutte le cose ovviamente anche al Blue Monday è stato creato l’opposto; Il giorno più felice dell’anno che ricade in una data tra il 21 e 24 giugno anche qui con tanto di motivazioni tra cui il tempo trascorso all’area aperta,la natura, una maggiore interazione sociale, la temperatura, i ricordi d’infanzia delle vacanze estive e il desiderio stesso di andare in vacanza.