Costume e società

Dasà il 27 dicembre esalta la figura di San Giovanni Evangelista

il 27 dicembre, giornata dedicata alle vedove.

Protagonista in molti centri del vibonese dell’Affrontata o Cumprunta o ‘Ncrinata (come viene definita a Dasà piccolo centro delle Serre Vibonesi) quella di San Giovanni evangelista – tradizionalmente indicato come “il teologo” – è una delle figure più importanti del cristianesimo.

La sua ricorrenza, calendarizzata al 27 dicembre è tuttavia ignota o ignorata dai più (forse perché presi dalle feste di Natale).

A Dasà, nel giorno in cui la Chiesa lo celebra, è in programma un momento di preghiera dedicato a tutte le vedove. Unico tra gli apostoli a seguire la morte in croce del “Maestro”, sul Golgota gli viene affidata la Madonna (vedova di San Giuseppe).

Da questo antefatto deriva il patrocinio del Santo su questa categoria. Giacché “segue” il Signore fino al Calvario – quindi dalla “chiamata” sul mare di Galilea fino alla fine – contestualmente a quanto succitato è anche un esempio tangibile di fedeltà. Valore predominante del matrimonio nonché sottolineato dal parroco del paese, don Bernardino Comerci, in una missiva inviata alle vedove del paese.
Leggendo la storia del “discepolo che Gesù amava” c’è un altro aneddoto da rimarcare.

Messo in una caldaia di olio bollente per essere ammazzato, né usci miracolosamente vivo. Vicenda che lo porta ad avere anche il patrocinio su coloro che hanno a che fare con l’olio e parallelamente premessa di un profondo atto di fede che le stesse vedove faranno in onore di San Giovanni.

Sempre nella lettera del sacerdote infatti le stesse vengono invitate a riempire d’olio una bottiglietta consegnata alle destinatarie del testo precedentemente da alcuni collaboratori della parrocchia che poi, proprio durante la messa di lunedì 27 dicembre alle 17.30 nella chiesa matrice, servirà per creare la lampada votiva da mettere ai piedi dell’effigie del Santo.

L’ olio per i cristiani – visto che serve per alimentare la luce – rappresenta anche la fiamma della fede, della speranza oltre ad essere simbolo di medicazione. Aspetto sottolineato sempre dal prete che parla di «olio che risana le ferite del dolore».

Insomma, un intenso momento di preghiera, profondamente spirituale e che concretamente va a nobilitare il valore dell’amore, su cui tutto si poggia e che per i credenti trova la sua sublimazione proprio nelle parole di San Giovanni: « Deus caritas est» ossia «Dio è amore».