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E’ Ivrea la Capitale del Libro 2022, a maggio il passaggio di testimone con Vibo Valentia

E’ Ivrea, la città che Adriano Olivetti aveva eletto a laboratorio del futuro, la Capitale italiana del Libro 2022. Scelta dalla giuria presieduta da Marino Sinibaldi e proclamata il 16 febbraio in streaming dal ministro della Cultura, Dario Franceschini.

Dopo Chiari e Vibo Valentia, l’ambito titolo è andato a Ivrea, già patrimonio Unesco, per “la capacità di mettere in rete le molteplici energie del territorio, di aprirsi alla dimensione internazionale, di proporsi come luogo dove si immagina il futuro del libro e della lettura. La straordinaria eredità culturale e tecnologica della città viene rivendicata senza nessun orgoglio campanilistico ma come forza propulsiva del progetto di città capitale e come ispirazione di una visione che può diventare un modello all’altezza dei nostri tempi. L’attenzione alle nuove dimensioni digitali dell’esperienza culturale rappresenta un ulteriore elemento di forza che sarà messo a disposizione non solo della comunità locale” come spiega la motivazione della giuria. Presieduta da Sinibaldi, presidente del Centro per il Libro e la Lettura, e composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio e Valentina Sonzini.

Il passaggio di consegne con Vibo Valentia avverrà a fine maggio, quando scade l’anno della città ipponiate quale Capitale del Libro.