Pubblicato dal Comune l’avviso per la manifestazione di interesse per la gestione, scadenza il 4 febbraio prossimo.
Finalmente qualcosa si muove in direzione dell’apertura del Parco archeologico Hipponion- Valentia, finanziato venti anni fa per la prima volta. Se tutto andrà bene e non ci saranno ostacoli burocratici di sorta, questa estate si potranno visitare le bellezze sepolte dell’antica città della Magna Grecia e del Municipio Romano.
Il bando per la gestione del Parco è stato definito dal Comune di Vibo Valentia, previo accordo con la “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria” e la Provincia di Vibo Valentia, ed è stato pubblicato sul sito del Comune.
L’avviso pubblico riguarda la selezione di una associazione, senza scopo di lucro, per lo svolgimento delle attività di custodia, manutenzione, fruizione, valorizzazione e promozione del parco archeologico urbano della città.
Il Parco è costituito dalle aeree archeologiche delle Mura Greche e di località Còfino (di proprietà statale), dalle aree archeologiche del Belvedere-Telegrafo (piazza d’Armi), di Sant’Aloe (Mosaici delle Terme Romane), del Castello di Bivona, di piazza San Leoluca e Complesso di Santa Chiara, questi ultimi di proprietà comunale.

I soggetti interessati potranno partecipare alla presente procedura di affidamento sia per l’intero e unitario Parco, costituito dalle aree e dai siti di cui sopra, sia per singole aree. La selezione delle domande pervenute, con termine di scadenza il 4 febbraio, sarà effettuata da una Commissione Tecnica appositamente individuata.
“Importante passo in avanti per rendere fruibili i parchi archeologici con una mappatura ben precisa e ancor di più mettere a punto quello che era nei nostri programmi, incentivare il turismo culturale in una città come Vibo, prezioso scrigno tra mito, storia e cultura, grazie al vastissimo patrimonio che può vantare e che si vuole riportare alla luce – sottolineano il sindaco Maria Limardo e l’assessore alla Cultura Daniela Rotino – ma anche realizzare azioni di tutela e valorizzazione dei siti archeologici e rafforzare nei cittadini vibonesi il senso di appartenenza al territorio e alla storia della città. Per le modalità e i requisiti si rimanda al bando pubblicato, in ogni caso l’amministrazione rimane a disposizione per eventuali chiarimenti e informazioni”.

