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Giovane arbitro aggredito in Sicilia ospite d’onore al derby tra Lazio e Roma

Continua la piaga sociale dei giovani arbitri di calcio aggrediti nel corso di gare dei campionati giovanili. L’ultimo episodio avvenuto in Sicilia qualche giorno fa, durante una partita di play-off Under 17 tra Riposto e Pedara. ha destato grande clamore anche per l’inaudita violenza di alcuni ragazzi su un loro coetaneo.
Diego Alfonzetti, il giovane arbitro in questione, 19 anni della sezione di Acireale, sarà ospite d’onore al derby tra Lazio e Roma, in programma domenica sera allo Stadio Olimpico. Dopo aver inizialmente rifiutato l’invito, Alfonzetti ha deciso di accettare la proposta dei due club romani, che hanno voluto esprimere solidarietà in seguito agli episodi di violenza subiti durante una partita di play-off Under 17 tra Riposto e Pedara.

Un gesto di solidarietà che unisce Roma e Lazio

L’iniziativa di Lazio e Roma arriva dopo l’indignazione generale suscitata dall’aggressione subita da Alfonzetti, un episodio che ha scosso l’intero sistema arbitrale italiano. Nei giorni scorsi, il tecnico laziale Marco Baroni ha incoraggiato il giovane arbitro con parole di sostegno: “Non mollare e torna presto in campo: sarà questa la risposta migliore a chi ha commesso un gesto ignobile.”

Le conseguenze dell’aggressione e la reazione dell’AIA

L’aggressione, avvenuta al termine della partita, ha portato il Giudice Sportivo della Lega Nazionale Dilettanti a escludere la squadra Riposto dal campionato Under 17 per la stagione 2025/2026 e a squalificare undici tesserati fino al 2030. L’episodio ha fatto il giro del web, suscitando grande sensibilità e solidarietà da parte di molte squadre italiane.

Un derby speciale per Diego Alfonzetti

Roma e Lazio hanno deciso di invitare Alfonzetti in tribuna d’onore per il derby, un gesto simbolico per stigmatizzare ogni forma di violenza nei confronti degli ufficiali di gara. La nota congiunta dei due club sottolinea l’importanza di sostenere il sistema arbitrale e promuovere valori di rispetto e fair play.