Calcio

I nuovi gironi della Serie C e il rilancio degli stadi, ecco gli scenari possibili

TURIN, ITALY - MARCH 15: Francesco Ghirelli during the Seminar on Second teams at Allianz Stadium on March 15, 2019 in Turin, Italy. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Immaginiamo cosa potrebbe succedere con la nuova formulazione dei gironi del campionato 2021-2022.

Conclusi i play off di Serie C con la promozione dell’Alessandria, la Lega ha iniziato a programmare la nuova stagione. Primo obiettivo è la nuova formulazione dei gironi, azzardiamo a fare quache ipotesi sulla base delle squadre che hanno diritto di partecipare al campionato nella prossima stagione, al netto di rinunce, fallimenti e ripescaggi.

I PROBABILI GIRONI –  Il Girone A vedrà tra le protagoniste Padova, Suedtirol, Feralpisalò e Triestina (fino allo scorso anno smistate nel B), che si andranno ad aggiungere, tra le altre, alle già presenti Renate, Pro Vercelli, Juventus U23 e Albinoleffe. Il B, oltre alle conferme delle emiliano-romagnole (Modena, Cesena e Reggiana su tutte) acquisterà anche squadre del calibro di Virtus Entella e, molto probabilmente, Pescara, ancora in bilico tra il girone del Sud e quello del centro.

Nel girone C, che si conferma girone di ferro per il calibro e la storia della partecipanti, invece, non dovbrebbe subire scossoni, con Avellino, Bari e Palermo che partiranno tra le favorite e con le tre calabresi, Catanzaro, Cosenza e Vibonese, decisi a fare la loro parte.

INTERVENTI AGLI STADI. Nel piano di rilancio della Serie C si parlerà anche di stadi, con un incontro già in programma per domani con Sportium, società specializzata nella progettazione di impianti sportivi. Secondo il Sole 24 Ore si parlerà del rilancio delle strutture di Lega Pro grazie al Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza, con il Presidente Ghirelli che ha confermato l’intenzione di sfruttare il pallone come veicolo per il rilancio: ”Penso che lo sport, in particolare il calcio, possa avere un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi tracciati nel Recovery Plan”. L’obiettivo finale è quello di rigenerare aree periferiche grazie allo sfruttamento degli impianti sportivi.