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La Calabria ritorna in zona arancione: cosa cambia da lunedì

L’ordinanza di oggi del ministero della Salute la mette in compgania di Lombardia, Sicilia, Emilia e Veneto: nessuna regione in zona rossa

I dati che emergono dal monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità hanno portato alla decisione del governo, ufficializzata da un’ordinanza del ministero della Salute guidato da Roberto Speranza.

Le tre Regioni con l’Rt puntuale significativamente superiore a 1 sono CalabriaEmilia-Romagna Lombardia; altre 6 lo superano nel valore medio (Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta).

Ecco cosa si può fare e cosa non si può fare nelle zone arancioni e quindi in Calabria da luned’ 11 gennaio.

Movimenti tra Comuni e Regioni
E’ possibile spostarsi dal proprio Comune di residenza ad un altro solo per per lavoro, salute, emergenze e per accompagnare i figli a scuola. Ed è vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, tranne «comprovate esigenze». LO stesso vale per gli spostamenti tra Regioni che restano vietati, tranne nei casi di cui sopra.

Modello di autocertificazione
Il modulo va compilato con le generalità e il motivo dello spostamento.

Attività motoria e sportiva
E’ consentita l’attività motoria o sportiva all’interno del proprio comune e all’aperto. Palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi.

Bar e ristoranti, negozi e centri commerciali
I negozi al dettaglio sono aperti, i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione» come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Fino alle 22 (dopo scatta il coorifuoco fino alle 6 del mattino successivo) è possibile anche comprare cibo da asporto, che però non si può consumare sul posto o con consegna a domicilio.