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La guerra del panettone alla nduja tra uno chef e un’azienda di Spilinga: «E’ una nostra idea»

Coniugare il piccante del tipico insaccato noto in tutto il mondo con il dolce del cioccolato fondente, ma a contenderne la paternità c’è uno chef di Gioia Tauro.

La guerra sulla paternità della ricetta del panettone alla nduja e cioccolato fondente è iniziata. Da una parta uno chef di Gioia Tauro, Pierino Rosace, dall’altra un’azianda di Spilinga, la Livasi, guidata da Giuseppe Porcelli. Ognuno vanta di esser stato il primo a creare il dolce natalizio che tanto successo ha riscosso, promettendo battaglia a colpi di carta (legale)..

Rosace non è in grado di produrre il dolce in quantità industriale. “Ci appoggiamo a una pasticceria locale – ha detto – per vedere i panettoni che possiamo realizzare. Intentero’ una causa di cui stiamo valutando i termini con i nostri legali. Non chiedo soldi, ma solo che sia ristabilita la verità”.

Dall’altra parte si risponde che no, non è così. che il Pandujotto è frutto dello studio dell’azienda vibonese, che sostiene l’esatto contrario. “Sono tre anni che insieme alla pasticceria che collabora in questo progetto lavoriamo per la riuscita di un connubio particolare tra ‘Nduja di Spilinga e il panettone – precisa Giuseppe Porcelli – Lo abbiamo raggiunto l’anno scorso, quando, dopo tanto, nel mese di novembre abbiamo prodotto i primi panettoni che abbiamo sin da subito commercializzato con il nome “Pandujotto Dark”, nome ideato dalla nostra pasticciera già da tre anni”.

Ed ancora, aggiunge l’imprenditore di Spilinga: “Appare chiaro, come ha affermato sui social e non solo, che il suo panettone lo ha inventato nell’autunno del 2020. Noi, mi dispiace per lui, oltre come già detto ad averlo realizzato prima, non potevamo averlo mai assaggiato visto e considerato che la sua attività ristorativa era chiusa, come tutte le attività ristorative d’Italia, a causa delle restrizioni Covid.”.

Insomma, la guerra per il Pandujotto è appena iniziata.Anche perrchè Porcelli, al pari di Rosace, promette di portare tutta la querelle nelle aule dei tribunali.

Intanto il Natale è ormai quasi alle porte e a noi non resta che gustare questa delizia di pasticceria.