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L’Italia a colori: la Calabria vede la zona gialla, Sicilia arancione

il Belpaese al tempo del Covid: si avvicina il nuovo giorno X per il cambio dei colori delle regioni e l’aggiornamento della mappa colorata

Domani (venerdì 29 gennaio) infatti l’Istituto superiore di sanità (Iss) come ogni venerdì renderà noto il monitoraggio settimanale dei dati sulla base del quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà le ordinanze.

Secondo quanto è possibile ipotizzare in attesa dei dati – soprattutto l’indice di trasmissibilità Rt – molte regioni potrebbero passare dall’arancione al giallo, dal momento che nella settimana di riferimento del monitoraggio si assiste ad una diminuzione della curva dei contagi.

In concreto domani dovrebbero avere i requisiti per il passaggio in zona gialla l’Emilia Romagna, la Calabria e il Veneto che sono arancioni dall’8 gennaio. Potrebbe andare in giallo anche la Lombardia dopo il pasticcio dei dati trasmessi e rettificati:

Attualmente in zona gialla sono Toscana, il Molise, la Basilicata, la Campania e la Provincia di Trento: e in giallo dovrebbero restare visto che i numeri lo giustificherebbero.

Non dovrebbero popter cambiare – restando così in arancione – Umbria, Sardegna e Puglia che una settimana fa non avevano dati compatibili con la zona gialla (e quindi non sono passati i due monitoraggi). La sardegna poi in zona arancione è passata solo una settimana fa.

La Sicilia, invece, è in procinto di passare da zona Rossa a zona Arancione.

Diferenza tra zona arancione zona gialla. Cosa potremo fare

La differenza tra zona gialla e zona arancione riguarda principalmente la libertà di spostamento, che nella prima è consentita entro i confini della regione, e la possibilità di usufruire del servizio al tavolo in bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie.

In entrambe le zone è consentita una visita al giorno a casa di amici, parenti o congiunti ed è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. Tuttavia è vietato uscire dalla regione di residenza/domicilio – anche verso altre aree gialle (la restrizione è in vigore per tutti fino al 15 febbraio) – se non per motivi di salute, lavoro e necessità da dichiarare nell’autocertificazione.

In zona gialla l’autocertificazione serve soltanto per i viaggi interregionali e per uscire durante il coprifuoco per comprovati motivi di salute, lavoro o casi urgenti. Tutti gli altri spostamenti sono liberi.

La mascherina è sempre obbligatoria nei luoghi pubblici e aperti al pubblico e le multe in caso violazione delle misure anti-Covid sono le stesse.

Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie

La differenza più consistente riguarda le attività di ristorazione che sono aperte al pubblico in zona gialla fino alle 18.00 mentre sono chiuse tutto il giorno e tutti i giorni in zona arancione, dove però si possono effettuare l’asporto e la consegna a domicilio (fino alle 22.00 per il cibo e fino alle 18.00 per le bevande).

Questo vale per bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, gelaterie e pasticcerie.

Sport e attività motoria

In zona gialla si può fare sport o semplice attività motoria (come le passeggiate a passo svelto) all’interno del territorio regionale. Al contrario, in zona arancione l’attività fisica è limitata al territorio comunale, salvo poche eccezioni.

La zona bianca

Il Decreto gennaio ha istituito anche la zona bianca. E’ la zona dove di fatto si riapre tutto. Ma nessuna delle regioni attualmente ha i numeri tanto bassi da poterci rientrare.