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Il ciclone Muzzopappa (Lega) a Vibo: “Basta al saccheggio della Calabria”

È un ciclone Francesco Muzzopappa. Il candidato vibonese della Lega per il collegio Calabria Centro, che ieri ha chiuso la campagna elettorale a Vibo Valentia, con un comizio in piazza Martiri dell’Ungheria, nel suo appello al voto,non solo lancia proposte per la ripresa della Calabria e del Vibonese, ma lancia anatemi e si toglie qualche sassolino dalle scarpe.

L’avvocato vibonese ne ha per tutti e non le manda a dire, per gli alleati del centrodestra e soprattutto per il centrosinistra “destinato inesorabilmente a perdere, perchè il nostro candidato presidente Roberto Occhiuto stravincerà queste elezioni”.

Quanto alla Lega e alle critiche mosse al partito di Salvini, Muzzopappa è risoluto: “Voglio ricordare a chi ci rivolge accuse strumentali, che la Lega è arrivata in Calabria da poco, mentre il saccheggio è in atto da cinquanta anni. Un saccheggio dal quale nessuno di quelli che hanno governato la nostra regione è immune. Noi vogliamo entrare per fermare questa opera di distruzione della Calabria e lo faremo senza fare sconti a nessuno, sia chiaro”.

A chi sostiene che “se si vota Lega, si vota la mafia”, Muzzopappa replica a muso duro: “Sono poveri sciocchi. Di noi e della nostra moralità parla la storia personale di ciascuno. Noi siamo contro la mafia. Abbiamo detto, piuttosto, che se non decolla il sistema economico la nostra regione è destinata al fallimento. Alcune operazioni giudiziarie hanno colpito nel tempo anche l’imprenditoria sana e settori della società non ‘ndranghetisti.Per questo abbiamo proposto una revisione sulla legislazione che prevede intedittive antimafia facili, e su questo punto sono contento che anche Salvini abbia preso posizione, e anche per quanto attiene lo scioglimento dei Comuni. Queste misure ingessano l’economia e sono lo spauracchio per gli imprenditori anche del Nord che vorrebbero investire in Calabria”.

Parole pesanti come un macigno arrivano anche per mancata candidatura del consigliere uscente Vito Pitaro (di cui non fa il nome ma a cui chiaramente si riferisce): “Quello che è successo testimonia che siamo in presenza di un sistema che noi vogliamo combattere, perché i sistemi non esistono solo a sinistra, che per questo è destinata a perdere, ma anche in qualche frangia del centrodestra”.

Arriva quindi l’anatema contro i leghisti che si sono messi di traverso: “Ci sono bulletti boriosi anche nella Lega. Neanche per loro avremo pietà e, diversamente dei nostri figli e dei figli dei calabresi, che faremo rientrare nella loro terra facendo valere la meritoccrazia, li costringeremo (dice sorridendo, ndr) ad emigrare”.