Cultura

Oggi si festeggia san Martino, il vescovo amico dei poveri, e si aprono le botti

Il suo nome è simbolicamente associato alla maturazione del vino nuovo (da qui il proverbio “A San Martino ogni mosto diventa vino”)

San Martino, che si festeggia oggi 11 novembre, è uno dei santi più venerati in occidente. Nato da genitori pagani, fu vescovo di Tours e condusse vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato. Secondo la tradizione, nel vedere un mendicante seminudo patire il freddo durante un acquazzone gli donò metà del suo mantello; poco dopo incontrò un altro mendicante e gli regalò l’altra metà: subito il cielo si schiarì e la temperatura si fece più mite. Anche per questo motivo, questo periodo di novembre al Sud Italia viene chiamato estate di San Martino per un bel tempo fuori programma, che vede 5-6 giorni di temperature sopra le medie stagionali a tal punto da essere considerata una piccola estate.

San Martino divenne il santo francese per eccellenza, modello per i cristiani amanti della perfezione. Il suo culto si estese in tutta Europa e l’ 11 novembre (sua festa liturgica) ricorda il giorno della sua sepoltura. L’ «apostolo delle Gallie», patrono dei sovrani di Francia, fu enormemente venerato dal popolo: in lui si associavano la generosità del cavaliere, la rinunzia ascetica e l’ attività missionaria. Quasi 500 paesi (Saint-Martin, Martigny…) e quasi 4000 parrocchie in territorio francese portano il suo nome. I re merovingi e poi carolingi custodivano nel loro oratorio privato il mantello di san Martino, chiamato cappella. Tale reliquia accompagnava i combattenti in guerra e in tempo di pace, sulla «cappa» di san Martino, si prestavano i giuramenti più solenni. Il termine cappella, usato dapprima per designare l’ oratorio reale, sarà poi applicato a tutti gli oratori del mondo.

Dal vino novello alla fine dei contratti agricoli stagionali, le tradizioni in Italia

L’11 novembre in Italia è simbolicamente associato alla maturazione del vino nuovo (da qui il proverbio “A San Martino ogni mosto diventa vino”) ed è un’occasione di ritrovo e festeggiamenti nei quali si brinda, appunto, stappando il vino appena maturato e accompagnato da castagne o caldarroste.

Sebbene non sia praticata una celebrazione religiosa a tutti gli effetti (salvo nei paesi dove san Martino è protettore), la festa di San Martino risulta comunque particolarmente sentita .

Nel Nord Italia, , fino a non molti anni fa tutti i contratti di lavoro agricolo ma anche di affitto, mezzadria, avevano come data di inizio e di scadenza proprio l’11 novembre, data scelta in quanto i lavori nei campi erano già terminati senza però che fosse già arrivato l’inverno.