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Pa a ‘Mmaculata ogni casa na padejata… di zeppole, l’8 dicembre per i calabresi inizia il Natale

Si avvicina il Natale anche quest’anno e come da tradizione calabrese si inziano i festeggiamenti a partire dalla festa dell’Immacolata che cade appunto l’8 dicembre,

Le feste nel Vibonese e in tutta la Calabria prendono il via iniziando ad impastare e friggere! non a caso uno dei detti più diffusi per tutta la regione recita: “pa a ‘Mmaculata ogni casa na padejata”!. Questo perchè in ogni casa non devono mancare le classiche zeppole.

Proprio per celebrare Sua Maestà la Zeppola:“Zìppula”, a Vibo Valentia fino a una decina di anni fa la Pro Loco organizzava la Superzeppolata. All’evento partecipavano una cinquantina di cuochi che, in circa 800 litri d’olio, friggevano oltre 100.000 zeppole cdistribuite gratuitamente a tutti i presenti. Le zeppole venivano fritte in un padellone del diametro di mt 4.00 con un manico di 4 metri e mezzo di lunghezza. Nello stesso contesto si svolgeva il mercatino “ I sapori di Natale”, il tutto al suono magico degli zampognari che da secoli evocano lo spirito del Natale. Un’altra delle belle inziative che Vibo Valentia ha perso.

Ma torniamo alle zeppole che appartengono a quella cucina povera calabrese che utilizza ingredienti semplici quali farina, lievito, acqua e sale; a volte sapientemente accoppiato ad elementi più nobili che conferiscono, a piacimento, un sapore dolce o salato. Sono tante le variazioni sul tema “zeppole”, con uva passita di zibibbo, con miele, con zucchero, o con le sarde o acciughe salate: Abbiamo trovato anche una antica ricetta che vede la zeppola fritta con un ripieno di ricotta caprina, fresca o salata.

Qualora voleste cimentarvi nella preparazione delle zeppole, ecco gli ingredienti per la ricetta che vi consigliamo: 500 gr. patate, 200 gr. farina bianca, latte, sale, zucchero, cannella in polvere, meno di mezzo cubetto di lievito di birra o mezza bustina di lievito vanigliato (se volete il salato fatele con il primo), olio per friggere.

Sono tante le variazioni sul tema “zeppole”, con uva passita di zibibbo, con miele, con zucchero, o con le sarde o acciughe salate: Abbiamo trovato anche una antica ricetta che vede la zeppola fritta con un ripieno di ricotta caprina, fresca o salata.

Preparazione. Dopo aver fatto lessare le patate spellatele e schiacciatele con lo schiacciapatate e disponetele su un un piano da lavoro. Al centro della vostra fontana di patate schiacciate mettete una parte della farina, il lievito (precedentemente sciolto in un goccio d’acqua tiepida), il sale e iniziate ad impastare. Versate altra farina (un po per volta) fino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e che non si attacca alle mani. Sul panetto che avete ottenuto create dei taglietti con il coltello, questo servirà a favorire la lievitazione. Coprite il panetto e fate lievitare per almeno un’ora e mezza in luogo asciutto e possibilmente caldo.Trascorso il tempo di lievitazione staccare un po di pasta per volta e formare una pallina. Proseguire fino a terminare il panetto. Poggiate i cururicchi su un canovaccio infarinato (oppure su una teglia foderata con carta forno) e lasciate lievitare per altri 30 minuti.A questo punto versate almeno un litro d’olio di semi in una pentola, fate riscaldare l’olio e immergetele zeppole e non appena si saranno dorate levatele dall’olio e fatele asciugare, dall’olio in eccesso, su carta assorbente.Servitele ben calde!
Consigli. Si possono mangiare sia salate (ad esempio con ‘nduja e/o acciughe nell’impasto) o dolci (con l’uvetta nell’impasto o con lo zucchero semolato sulla superficie). Se decidete di mangiarle come dolce vi consiglio di mettere nell’impasto solo un pizzico di sale.