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Leone XIV: il primo pontefice americano, la sua passione per il tennis e l’appello per la pace

ROMA – L’elezione di Papa Leone XIV, al secolo Robert Francis Prevost, rappresenta una svolta storica per la Chiesa: è il primo pontefice statunitense (è nato a Chicago nel 1955) e uno dei pochi con una dichiarata passione sportiva, in particolare per il tennis. In un’intervista, ha dichiarato: “Mi considero un tennista dilettante. Da quando ho lasciato il Perù ho avuto poche occasioni per giocare a tennis, quindi non vedo l’ora di tornare in campo” .Ma la sua visione dello sport non si ferma alla pratica personale: si allinea perfettamente con il pensiero di Papa Francesco, che ha promosso il valore dello sport come strumento di fraternità, inclusione e crescita umana.

Nello spirito di Francesco: sport come scuola di vita

Il pontificato di Papa Francesco ha ridefinito il modo in cui la Chiesa guarda allo sport. Dalla fondazione di Athletica Vaticana al sostegno per l’Olimpiade dei Popoli, Bergoglio ha sempre considerato l’attività fisica un mezzo educativo: “Lo sport è un linguaggio universale che supera confini, lingue, razze, religioni e ideologie”, ha detto Francesco. “Quando si fa sport con cuore, si educa al rispetto, alla lealtà, al sacrificio e alla bellezza.”

Leone XIV eredita questa visione e ne diventa naturale continuatore. Il suo passato missionario in Perù, unito all’esperienza con i giovani, lo rende un pontefice vicino a chi vive lo sport come momento di crescita integrale.
Durante il suo servizio come vescovo in Sudamerica, Prevost ha spesso utilizzato tornei, attività ludiche e sport di squadra come strumenti di inclusione sociale, specialmente nelle zone più povere. La sua attitudine pratica lo ha reso un punto di riferimento per una Chiesa “in uscita”, in cui anche una rete a metà campo può essere un piccolo gesto di evangelizzazione.

Un Papa americano per la pace

Appena eletto, Papa Leone XIV ha rivolto un forte appello alla pace nel suo primo discorso dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro. Le sue parole hanno sottolineato l’importanza del dialogo e dell’unità tra i popoli.
La pace sia con tutti voi. Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il Buon Pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio. Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie e tutte le persone della Terra. La pace sia con voi”. Ha poi aggiunto: “Aiutateci anche voi a costruire i ponti con il dialogo e con l’incontro, per essere un solo popolo, per essere in pace”.