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Prezzi folli di carburanti e gas, il Governo verso il decreto che taglia le accise sulla benzina

Il prezzo di gas, luce e carburanti aumenta in maniera folle e forse anche con qualche speculazione, a questo incremento prova a porre rimedio il Governo studiando misure mai viste prima. Il premier Draho insieme al ministro della Transizione energetica Cingolani, ha presentato a Bruxelles un piano che stabilisca un tetto massimo per il gas in tutta l’Unione europea. Ma, visto che non è detto che i Paesi Ue trovino subito un accordo, il governo italiano sta lavorando a un decreto da approvare in tempi record per evitare l’ennesimo rincaro. Si valuta – secondo quanto riporta il Corriere della Sera – anche un taglio delle accise su benzina e gasolio per avere un risparmio immediato di almeno il 10 per cento.

Entrando nel dettaglio, il governo vorrebbe imporre un tetto massimo al prezzo sull’importazione di gas naturale in Italia. Si parla di 100 euro a megawattora sull’importazione di gas nel primo mese, 90 nel secondo e 80 nel terzo. Non si parla affatto di prezzi al ribasso visto che, un anno fa, gli stessi produttori facevano utili con il metano a 17 euro a megawattora. Ora la quotazione di mercato è, invece, a 131, poco più sopra di quella che vorrebbe imporre, come limite, l’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce. Il limite “europeo”, indicato da Draghi e da Cingolani, invece, era di 80 euro a megawattora. I tecnici di Bruxelles, però, non hanno condiviso la proposta. Anzi, hanno presentato obiezioni sostenendo che in questo modo i Paesi fornitori potrebbero decurtare l’offerta di materia prima all’Europa, scatenando dunque il caos.

Il taglio delle accise sui carburanti

Tra i provvediimenti che il Governo si appresta ad adottare c’è la riduzione delle accise: quella dipende solo dal nostro Paese. Numeri alla mano, porterebbe a un risparmio del 10 per cento sul costo del carburante. Meglio di niente. Quella del taglio delle accise, tra l’altro, è una vecchia battaglia del leader della Lega, Matteo Salvini, che adesso è tornato alla carica per chiedere al governo, di cui fa parte, la tanto attesa “sforbiciata” sui carburanti.