Cultura

Primo avvistamento a Tropea di Ibis Sacro in Calabria, simbolo del dio egizio Thot

Avvistato nei giorni scorsi a Tropea un esemplare di Ibis Sacro. E’ la prima volta che un uccello del genere avviene in Calabria, in quanto si tratta di una specie sub-sahariana che difficilmente potrebbe arrivare con le migrazioni.

Il naturalista del WWF Pino Paolillo non ricorda avvistamenti di Ibis sacro (Threskiornis aethiopicus) nella nostra regione, ma ipotizz si possa trattare di un esemplare semi domestico, cresciuto in cattività e fuggito.

L’atteggiamento confidenziale dimostrato nei confronti dei curiosi, denota le origini semidomestiche dell’esemplare, evidentemente abituato alla presenza dell’uomo.

Negli ultimi secoli la specie è stata ampiamente allevata negli zoo e nelle collezioni di uccelli acquatici in Europa, tanto che in Francia si è naturalizzato con poche centinaia di coppie e ha cominciato a riprodursi anche in alcune zone del Nord Italia, per cui si può ipotizzare la provenienza semidomestica dell’Ibis di Tropea da una di queste località, essendo una specie esotica ormai in espansione.

L’Ibis Sacro si chiama così in quanto originario dell’Egitto (dove oggi è estinto) ai tempi dei faraoni era diventato il simbolo di Thot, il dio della luna, della saggezza e della conoscenza.