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PROMOZIONE/B Il Melicucco protesta: “Arbitraggio vergognoso”

La società reggina non ci sta e dopo la sconfitta con la Palmese verga una dura nota

Non è la prima volta che una squadra protesti per l’arbitraggio nelle categorie regionali. Questa volta tocca al Melicucco fare la voce grossa. Guardate e riguardate i video di alcune decisioni del direttore di gara nella gara, persa, con la Palmese, la società reggina ha deciso di redigere una nota di protesta.

Domenica abbiamo subito una sconfitta in casa contro la Palmese e perdere contro i neroverdi ci può stare perché è una squadra costruita per vincere il campionato si legge nel comunicato ufficiale del Melicucco -. Quello che non ci può stare è il modo con il quale abbiamo perso, perché, al di là di qualche piccolo nostro errore, c’è stato sin dall’inizio della gara un arbitraggio a dir poco scandaloso. Ci siamo subito accorti che la terna arbitrale era contro di noi, quando già al 3’ minuto il nostro giocatore Aguì partito in contropiede si è visto sbarrata la strada da un avversario che non è stato nemmeno ammonito. Da considerare che Aguì, seppur defilato, aveva solo il portiere difronte. Altri “segnali” li abbiamo avuti nell’estrazione dei cartellini gialli, non considerando che sulla seconda rete della Palmese c’era un fallo sul nostro Fabio Mercuri e l’arbitro lo ha assegnato contro. La cosa più assurda è avvenuta nei minuti finali della partita, quando abbiamo segnato un gol regolarissimo e l’assistente ha chiamato un fuorigioco inesistente”, – si legge ancora nella nota in cui la società reggina chiede rispetto da parte degli organi federali e che prosegue accusando il direttore di gara di errori “palesemente in malafede”. E poi conclude:Anche domenica scorsa a Delianuova ci è stata annullata una rete validissima, fischiando non si sa che cosa. La nostra società fa enormi sacrifici per mantenere la squadra in Promozione, ma, se siamo scomodi, che ce lo dicano ed in caso ci metteremo da parte per dedicarci alle nostre famiglie. A breve chiederemo spiegazioni ai vertici della Lega.”