Cultura

Quarant’anni fa moriva John Lennon, il racconto da una radio di periferia

Quarant’anni fa! È da poco passata l’alba in Italia quando arriva la notizia.

È da poco passata l’alba di un giorno dopo la festa, perché in Italia la festa dell’Immacolata è una festa importante, che di fatto apre all’atmosfera magica del Natale.

È da poco passata l’alba anche a Vibo Valentia, dove da qualche tempo le radio si sintonizzano sulla CBC, Calabrian Broadcasting Corporation, un’emittente autogestita da un gruppo di giovani: visionari, ottimisti, amanti della musica e della vita bella e vissuta, soprattutto amanti della musica, quella che loro immaginano sia la più bella: rock, soul, swing, blues, funky e gli immancabili cantautori.

È da poco passata l’alba che apre ad un nuovo giorno di programmazione che quei “pazzi dj della CBC” ogni giorno si inventano, creando attraverso una conduzione originale qualcosa di strano per fare musica e divertirsi: perché vivere è bello… e loro vogliono trasmettere questa voglia di vita!

È da poco passata l’alba qui da noi in Italia, a Vibo Valentia, ma a New York è ancora l’8 dicembre, manca un’ora al nuovo giorno. E proprio da New York parte una notizia che velocemente fa il giro del mondo e lo sconvolge questo mondo, per sempre: John Lennon è morto. È stato ucciso!

È da poco passata l’alba ed il passaparola è già partito. Come per una veglia funebre tutti ci ritroviamo in via Machiavelli, dentro gli studi della CBC: apriamo i microfoni, cominciamo a parlare, a mandare la musica dei Beatles e di John Lennon, mentre i telefoni squillano ed i tanti che al telefono piangono ascoltando la nostra radio, impazziti dal dolore: chiedono se è vero, com’è successo, perché è successo, come sia stato possibile.

Disperati, tristi, increduli, commossi. Trasmettiamo musica, come amiamo fare, ma stavolta con un groppo in gola sciorinando parole, lasciando che le parole scappino via senza controllo, mandando in diretta emozioni indescrivibili.

Così in una città di periferia, Vibo Valentia, fu vissuto il tragico giorno di quarant’anni fa: il giorno in cui John Lennon è stato ucciso!

Nell’Upper West Side di Manhattan, era un lunedì quell’8 dicembre 1980. E alle ore 22:50, il suo assassino, Mark David Chapman, lo stava aspettando sotto casa colpendolo con quattro proiettili proprio davanti all’ingresso della sua abitazione newyorkese, il Dakota Building. Chapman aveva venticinque. Nato in Texas, cresciuto in Georgia, lavorava come guardia alle Hawaii; soffriva di disturbi psichiatrici, era ossessionato dai Beatles, da John Lennon e dal romanzo «Il giovane Holden» di J.D. Salinger. Dopo aver sparato, tranquillamente si mise a leggerlo, aspettando l’arrivo della polizia. Si racconta che, quando gli fu chiesto, dal custode del Dakota Building, se si rendesse conto di cosa aveva fatto, lui rispose impassibile, “Sì, ho appena sparato a John Lennon“.

Fu quel giorno terribile e memorabile, ognuno di noi ad alternarsi al microfono della CBC, ma soprattutto stando al telefono a rispondere alle tante infinite telefonate di fan e ammiratori che volevano dire un loro pensiero, volevano raccontare le loro emozione, volevano essere consolati, volevano ascoltare la sua musica, la musica di John Lennon e dei Beatles; soprattutto, volevano che dicessimo che non era vero, era solo una finzione, un fiction americana.

Una vita troppo breve quella di John Lennon, ma è bastata a regalare al mondo testi e note che resteranno nella storia della musica, da “Come Together” a “Strawberry Fields Forever” fino a “Imagine”. John Lennon era un uomo controverso, ma è stato senza dubbio una delle figure più influenti della cultura pop.

Quarant’anni fa accadeva. Quarant’anni fa noi alla CBC fummo chiamati a vivere in presa diretta emozioni incredibili: in presa diretta, da una piccola radio di periferia in Calabria, a Vibo Valentia.

Che ricordi! Che emozioni: quarant’anni fa, come oggi!