AGRIGENTO – L’Akragas per il momento è salva. Almeno per la trasferta di domenica in Campania in casa della Scafatese. Dopo l’annuncio del presidente Giuseppe Deni che ha comunicato di voler consegnare la squadra al sindaco, il deputato agrigentino Calogero Pisano scende in campo con l’intenzione di garantirne il futuro.
Il parlamentare, come primo passo, ha garantito il proprio impegno affinché il team biancoazzurro possa affrontare senza ostacoli la prossima trasferta di campionato. Un impegno che garantirà alla squadra di raggiungere Scafati, anche per non incappare – in caso di forfait – in sanzioni e penalizzazioni di punti che sarebbero letali per le speranze di salvezza.
“L’Akragas è un simbolo della nostra città, della nostra storia e della nostra passione sportiva – ha dichiarato Pisano –. Non possiamo permettere che le difficoltà economiche ne mettano a rischio la sopravvivenza. Per questo, se necessario, mi farò carico personalmente delle spese per consentire alla squadra di giocare il prossimo turno”. Il parlamentare ha ha anche annunciato di voler lavorare nei prossimi giorni per individuare una soluzione strutturale ai problemi finanziari che stanno affliggendo la società.
Il club attraverso i propri canali social, ha ringraziato il deputato agrigentino per il lodevole impegno. Per il momento una buona notizia per Agrigento ma anche per la regolarità del campionato.
“L’ Akragas ringrazia l’On. Pisano per il grande gesto d’amore e di generosità nei confronti della squadra – si legge nel post social del club agrigentino – . Il suo contributo economico servirà per la trasferta in Campania domenica prossima. Nel frattempo Pisano invita tutti i giocatori a continuare a lottare per la salvezza della categoria e invita altresì tutti coloro che amano la squadra a sostenere economicamente il prosieguo del campionato.Gli amici di Lillo Pisano si stanno adoperando per dare un aiuto concreto perché in un momento cruciale come quello che sta vivendo la Città di Agrigento, con il titolo di Capitale della Cultura, non ci si può permettere di far fallire l’Akragas.”