Cultura

Tropea, slitta al 16 novembre la scelta delle finaliste per il titolo di Capitale della Cultura 2022

La data fissata era il 12 ottobre, ma il Mibact proprio questa mattina, 8 ottobre, ha comunicato lo slittamento al 18 novembre della scelta delle 10 città italiane finaliste.

Ancona, Arezzo, Arpino, Bari, Carbonia, Castellammare di Stabia, Cerveteri, Fano, Isernia, L’aquila, Modica, Molfetta, Padula, Palma di Montechiaro, Pieve di Soligo, Pisa, Procida, San Severo, Scicli, Taranto, Trani, Trapani, Tropea, Venosa, Erbania, Verona, Vigevano, Volterra. Sono queste, in rigoroso ordine alfabetico le 28 le città in corsa per il titolo di “Capitale della cultura italiana” per l’anno 2022.

Ad occuparsi della selezione è il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, che ha trasmesso al presidente della Conferenza Unificata l’elenco delle città che hanno perfezionato la candidatura. Entro il 18 novembre la commissione di valutazione definirà la short list delle 10 città finaliste.

La scelta sarebbe dovuta avvenire entro il 12 ottobre 2020, ma il Mibact ha appena rinviato la data al 18 novembre prossimo, mentre scivola anche la data in cui la Giuria raccomanderà al Ministro il comune, la città metropolitana o l’unione di comuni a cui assegnare il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2022, che sarà non più il 12 novembre, ma il 18 gennaio 2021.

Ricordiamo che il Dl rilancio 19 maggio 2020, 34 convertito con modifiche dalla legge 17 luglio 2020 n. 77, ha stabilito, inoltre, che il titolo di Capitale italiana della cultura 2023 sia conferito in via straordinaria alle città di Bergamo e Brescia, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale dell’area sovraprovinciale maggiormente colpita dall’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Le candidate a capitale italiana della cultura per il 2022 hanno una prima occasione di confronto a Lucca nel corso di Lubec2020, in programma l’8 e il 9 ottobre, oggi e domani, nel Real Collegio della città toscana. 

Le Città della Cultura si incontrano con l’obiettivo di avviare una riflessione sui modelli di produzione culturale, dell’abitare e del turismo, alla luce delle progettualità attivate sui territori nell’ambito del percorso di candidatura, ed anche in risposta all’attuale situazione post emergenziale.

La XVI edizione di LuBec sarà la prima post-lockdown e scandirà il ritorno alla dimensione fisica degli eventi nel settore della cultura, confermando la formula della rassegna nata nel 2005 con sessioni plenarie, dibattiti e 25 appuntamenti dedicati a un pubblico qualificato, nelle sale del Real Collegio lucchese.