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Un successo l’XI edizione del Leggere & Scrivere a Vibo Valentia

Senza le emozioni finali di Marco Bocci, è calato il sipario sulla XI edizione del Festival Leggere&Scrivere – Parte prima. L’attore che avrebbe dovuto chiudere la manifestazione, è stato impossibilitato a raggiungere il pubblico in sala a causa di uan forte influenza. Ion ogni caso, il ritorno del Festival vibonese è stato un successo di pubblico ed apprezzamenti per un programma che ha riscontrato i gusti variegati del pubblico accorso a Palazzo Gagliardi, a Vibo Valentia, per assistere ad un evento che si è ormai affermato a livello nazionale.

Nell’ultima giornata si sono alternate le presentazioni dei libri agli spettacoli teatrali, senza tralasciare lo spazio per i più piccoli nell’angolo famiglie allestito al piano terra dello storico edificio nel cuore del centro storico vibonese, dal titolo “Ombre letterarie: un’esperienza al buio” a cura del Sistema bibliotecario vibonese in collaborazione con Music Lab e Aicem. Poi spazio ad un’altra tappa del festival diffuso che, con “rEsistenze itineranti”, ha fatto visita all’ospedale Jazzolino portando il profumo dei libri tra i corridoi del reparto di Pediatria, grazie al contributo fondamentale dell’associazione VIP.

Il pomeriggio si è invece aperto con Fausto Vitaliano, fumettista, giornalista e scrittore italiano, autore di Walt Disney Italia che ha presentato il suo “Technoldogy”, sul futuro della società alle prese con l’intelligenza artificiale e su una lettura particolare del progresso che divora il presente facendo diventare vecchio il nato da poco. Parallelamente, Paolo Battistel, nel suo saggio “L’arcolaio delle fiabe. Il femminile e la trasfigurazione nei racconti popolari”, in un dialogo con Michele Petullà e Vito Teti, si è concentrato sull’elemento femminile nelle fiabe, perché spesso sono le donne a essere protagoniste, in principio come raccoglitrici e narratrici di queste storie e poi come personaggi all’interno delle stesse.

Francesca Ritrovato, con lo spettacolo teatrale “Una spina nella carne” accompagnata dalle note di Fabio Macagnino, ha indagato le storie ed i drammi di donne “recluse” nei manicomi, spesso per dicerie, malcostume e un non conformarsi alle regole dei tempi. Uno spettacolo che ha suscitato grande commozione e applausi nel pubblico presente.