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Vibo Valentia, celebrata la Virgo Fidelis, patrona dei Carabinieri al duomo di San Leoluca

E’ stata celebrata ieri, 22 novembre, nel Duomo di Santa Maria Maggiore e San Leolucaa Vibo Valentia, la santa messa voluta dal Comando Provinciale per celebrare la Virgo Fidelis, la patrona dell’Arma. In duomo, oltre a una rappresentanza dell?Arma, erano presenti il prefetto Roberta Lulli, il procuratore della Repubblica Camillo Falvo e il questore Raffaele Gargiulo. a celebrazione

La Santa Messa è stata celebrata da don Maurizio Macrì, il quale ha voluto ripercorrere integralmente le parole di Papa Francesco pronunciate il 6 giugno 2014, in piazza San Pietro, in occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma. Il Santo Padre rivolse queste parole: “Siete i carabinieri della gente. Le stazioni dei carabinieri sono punti di riferimento della collettività anche nei paesi e contrade più remoti delle periferie. È un impegno concreto e costante nella difesa dei diritti e dei doveri dei singoli e delle comunità. Non cessate di essere costruttori di pace.Non cessate di rendere ovunque, in Patria e al di fuori di essa, una chiara e gioiosa testimonianza di umanità, specialmente nei confronti dei più bisognosi e sfortunati”.  Maurizio Macrì ha poi proseguito, in comunità con la missione dell’Arma, ad essere anche lui, come tutti i sacerdoti, preti di periferie, tra chi è lontano e chi non ha nulla.

La commemorazione della “Battaglia di Culqualber”

Il colonnello Bruno Capece, Comandante Provinciale dei Carabinieri. Ricordando il sacrificio della “Battaglia di Culqualber”, Capece si è rivolto ai Carabinieri esortandoli al sacrificio non come una forma di punizione, ma come un’arma che impreziosisce l’obiettivo che perseguiamo: “…allora far capire anche ai giovani, che la vita è fatta di sacrifici che danno un senso a quelli che sono i risultati raggiunti”. Il Colonnello ha così rivolto, con particolare riguardo ai Suoi Comandanti di Stazione, il monito a perseguire gli obiettivi e i principi del Carabiniere, le cui fondamenta sono fatte di lealtà e sacrificio, invitandoli a trasmetterli alle proprie comunità: “solo così riusciremo a cambiare veramente questo territorio e completare la nostra missione”. 

“Il signor Prefetto e il Procuratore, sono la stella polare della nostra attività istituzionale e simbolicamente rappresentano tutte le persone e la attività con le quali si incrocia il nostro servizio istituzionale – ha aggiunto Capece rivolgendosi alle autorità presenti -. Il Questore Raffaele Gargiulo è anche un amico, lo dico pubblicamente. Lo ringrazio perché lui rappresenta un po’ tutte le altre forze di polizia, tutte le altre forze dell’ordine con le quali ci lega un rapporto di amicizia e di collaborazione. Una collaborazione tra i vertici e per strada tra le pattuglie. Una collaborazione che si traduce in fatti, ed io ne sono molto orgoglioso”.