Serie C

Vibonese, la soluzione è una: tifosi indossate la sciarpa rossoblù e andate alle partite

L’analisi di un tifoso che fa seguito alla lettera di una lettrice che ha detto: “Per chi vive lontano, la Vibonese è come l’Affrontata”.

Ora vi dico io come stanno le cose. Questa é una piazza calcistica formata da pochissimi storici tifosi (dei quali potrei fare i nomi e li ho frequentati nei miei 21 anni di curva dei quali circa 10 di militanza negli Ultras Vibonese 1995) e una stragrande maggioranza di occasionali abituati a presentarsi solo quando le cose vanno bene e si vince, prima e dopo non esistono.

Il tifo ha un suo lato serio organizzativo e Vibo é un’anomalia italiana anche in questo.Tutti bravi a parlare solo in 10 a tifare recitava un vecchio striscione degli UV 95 anni orsono.Vibo città refrattaria ai fenomeni aggregativi giovanili in genere. Oggi si leggono commenti su facebook di pseudo tifosi che io non ho mai visto allo stadio e con spocchia pretendono di essere superiori a chi come me ha anni di curva e più di un centinaio di trasferte da Trapani a Mantova.

Sento spesso lamentele sul fatto che mancano il circondario e la provincia e in parte é vero. Ma soprattutto manca il sostegno di Vibo città. E diciamola tutta la curva costa solo 5 euro, non mi sembra ci si possa lamentare della politica dei prezzi della società. Società che semmai ha altre colpe e proprio per questo sarebbe importante che i tifosi fossero presenti allo stadio per far sentire la propria voce. Una città insomma intesa come cittadini appunto che si deve dare una svegliata perché si vive nell’apatia più totale e a mio avviso siamo ultimi nelle classifiche anche per questo.

Infine trovo inutile chiedere il sostegno della politica con un comune e una provincia in totale dissesto e con grossi problemi gestionali. La soluzione é una sola, indossare la sciarpa rossoblu e andare alle partite, almeno a quelle in casa”.

Cesare Lombardi Satriani