Il tecnico rossoblu, dopo la meritata salvezza, confessa di avere improntato la sua squadra sull’idea calcistica del mitico giocatore olandese.
“Sono arrivato in una squadra che non vinceva da dodici partite e le avversarie si erano rafforzate molto a gennaio. Quindi ho fatta mia l’idea di Cruijff: se non puoi vincere assicurati di non perdere. A volte due pareggi valgono più di una vittoria perché ti consentono di avere meno sconfitte e di lavorare più serenamente in settimana”, così Giorgio Roselli ha descritto ai microfoni di Tutto C il leit motiv del gioco della sua Vibonese.
“È stata una salvezza di grande intensità – ha aggiunto l’allenatore della Vibonese – poche volte capita tutto ciò che è successo a noi: Covid, per ben due volte in squadra, tanti infortuni e numerose squalifiche: abbiamo giocato partite anche senza sette titolari. Sono annate in cui tutto diventa difficile. Il futuro? Di solito c’è una clausola per la salvezza quando arrivi a campionato in corsa. Noi però non abbiamo avuto tempo di trattare niente. Sono arrivato e subito sono stato buttato in campo. C’è grande stima con il presidente e il direttore che mi ha voluto fortemente”.