Volley

Da Pippo Callipo una stoccata alla squadra e una a Mosna. Ecco cosa ha detto

Nel dopo match con Trento il presidente della Tonno callipo si toglie qualche sassolino dalle scarpe: “Alcune squadre del Nordi ci ritengono scomodi”

Non c’è niente da fare il feeling tra Pippo Callipo e Diego Mosna è finito da tempo ed è irrecuperabile. Ormai tra i due è guerra fredda, una guerra di posizione che finisce per coinvolgere la Lega, rea di non avere preso posizione dopo le parole del presidente di Trento nella gar di andata e rinfocolata – a dire della società giallorossa – dalla stampa altoatesina.

Quella di domenica per la Tonno Callipo Vibo è stata una partita vissuta in maniera particolare soprattutto per motivi esterni al campo. Trento si è presentata con il ‘dente avvelenato’ per quanto successo all’andata. Come si ricorderà Trento chiese a Vibo di rinviare la gara per via di alcuni giocatori out causa covid, ma dalla società giallorossa arrivo un niet in quanto il numero dei positivi non superava quello stabilito dal regolamento per poter spostare l’incontro. Anche su questo argomento è voluto ritornare, per fare alcune puntualizzazioni, Pippo Callipo

Il fatto è che alcune squadre del Nord pensano di farla da padrone nella Lega e di dettare le regole – dichiara il patron giallorosso. Quando invece le regole sono a loro sfavore allora eccole pronte ad invocare sportività e fair play. Noi abbiamo rispettato le regole sia con Piacenza, per la questione del tesseramento del palleggiatore Baranowicz e sia con Trento. Il risultato? Siamo stati attaccati dai relativi presidenti di ‘antisportività e di mancanza di fair play’. Allora mi chiedo: qualcuno ricorda cosa ci è stato risposto quando l’anno scorso abbiamo invocato noi clemenza e comprensione per poter giocare a Vibo in un palazzetto-modello, direi fiore all’occhiello nel campo-del volley in Italia ma con la sola pecca di aver 2500 posti e non i richiesti 3000? In quel caso molti Presidenti dei singoli club e lo stesso Presidente della Lega Pallavolo ci hanno costretto a rispettare la regola della capienza. Siamo dovuti andare a Reggio Calabria per giocare trovando ospitalità al PalaCalafiore perché conteneva i tremila spettatori. Allora dov’è stato il fair play dei vari presidenti!? Lì si sono uniti per far rispettare la regola nonostante si trattasse di una questione che non avrebbe in alcun modo inciso sull’esito del campionato”.

E arriva la stoccata! Il presidente la riserva a Diego Mosna presidente di Trento, che aveva offeso la società vibonese definendola “antisportiva”, chiedendone le “dimissioni da presidente onorario della LegaVolley”

Ma il colpo finale è destinato alla stampa vicina al Trento chenon perde occasione di farci sentire scomodi. Basta leggere i titoli ad effetto che parlano di vendetta compiuta contro i calabresi. Testualmente “Itas, la vendetta è servita”. Il senso dispregiativo delle parole usate contro di noi è un eloquente segnale che non facciamo parte del ‘circolo dei favoriti’.

Una fase della gara con Trento (foto Francesco Mazzitello)

Ma il presidente Callipo è un fiume in piena e non si ferma qui, ne ha anche per la sua squadra. Usa parole dure il patron, con le quali prova a dare una scossa a giocatori e tecnico, rei di non essere mai stati in partita contro Trento. “Alla vigilia non mi facevo certo illusioni di un risultato positivo e favorevole per noi, considerato il livello dell’avversario e il gran momento che sta vivendo – osserva il massimo dirigente della Tonno Callipo -. Allo stesso tempo non pensavo ad una disfatta così eclatante”. Ma Callipo non si ferma qui e va giù duro: “Vero, non c’era Defalco ma è altrettanto vero che una squadra non poggia tutta la sua forza su un singolo giocatore. E’ stato penoso vedere i nostri giocatori come dei ragazzi impauriti, con poco carattere. Credo che se avessimo messo in campo la formazione della Serie B avrebbe fatto una figura migliore”.

“E’ stata una grande delusione – prosegue Callipo –. Non so se è cambiato qualcosa. Di sicuro possono saperlo l’allenatore e il direttore sportivo con i quali mi confronterò come ho sempre fatto”.

Al termine della stagione regolare mancano due gare, nelle quali occorrerà difendere a denti stretti la quarta o la quinta posizione. “Due partite molto particolari: con Civitanova in casa e fuori con Cisterna. Con la Lube è chiaro l’alto tasso di difficoltà. Cisterna, anche se l’ultima in classifica non bisogna sottovalutarla perché pur non avendo il problema retrocessione vorrà prendersi la soddisfazione di vincere contro di noi”.

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