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ECCELLENZA Dopo il poker argentino, allo Scalea torna l’esperto Davide Cassano

Il giocatore ha accettato l’offerta del presidente Verbicaro e a quarant’anni si rimette in gioco nella sua ex squadra.

Arriva Cassano. Il nome, in ambito calcistico, di certo è sinonimo di eclettismo, qualità e “anarchia”. A parte l’ultimo, i primi due sono indubbiamente caratteristiche che si sposano con il nuovo arrivato in casa bianco/stellata, ovvero Davide Cassano.
Lo Scalea annuncia un ulteriore colpo dopo il poker di argentini degli scorsi giorni. Nel pallone la carta di identità è importante solo per chi gli dà peso, altrimenti è solamente un numero messo lì ma che non collima necessariamente con le prestazioni in campo.

È il caso dello stesso Cassano, difensore classe 1982 che ha deciso di vestire nuovamente la casacca dello Scalea ben dieci anni dopo l’ultima volta quando cioè fu tra i protagonisti, con Viola in panchina, della stagione che portò alla conquista della Coppa Italia regionale e alla partecipazione alla fase nazionale. La carta di identità, di conseguenza, rileva la grande esperienza del giocatore che conta 175 presenze in Serie D tra Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Lazio e Sardegna.

L’ingaggio di Cassaro è un’operazione che abbiamo voluto fortemente per dare alla squadra un elemento di grande carattere ha commentato il presidente Verbicaroattorno a lui i giovani difensori che abbiamo in rosa potranno crescere e maturare. Inoltre Davide è un ragazzo determinato, abituato a lottare per le posizioni di vertice e anche questo sarà di grande stimolo per tutto l’ambiente”.

Entusiasmo anche nelle parole del calciatore: “Ho scelto Scalea perché dal primo appuntamento con il presidente e il mister ho visto grande entusiasmo per un progetto serio e sano il quale mi ha dato la spinta ad accettare. Sentire la stima della società e del mister per me è una grande soddisfazione e una responsabilità che mi assumo con impegno pronto a ripagare la fiducia sul campo con lavoro e serietà”.
Ed ancora: “Scalea è una piazza importante dove ho avuto l’onore di giocare  seppur per pochi mesi, anni fa e so come la gente è affezionata alla squadra. Dobbiamo essere bravi noi a creare il clima giusto e portare tanta gente al campo, facendo inoltre un campionato all’altezza”.