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Sindaci delle Serre: Riaprire radiologia all’ospedale San Bruno e un’ambulanza a Mongiana

Ai primi cittadini di Brognaturo e Nardosipace si uniscono i colleghi di Simbario e di Valleonga: “Non siamo una colonia”

Sanità vibonese nella bufera, i sindaci dei comuni delle Serre scendono in campo uniti per chiedere maggiore attenzione per l’ospedale di Serra San Bruno. Un presidio essenziale per il territorio dove giorno dopo giorno diminuiscono i servizi. Così, dopo i primi cittadini di Nardodipace, Antonio De Masi, e di Brognaturo, Rossana Tassone, fanno sentire la loro voce di protesta anche Ovidio Romano, sindaco di Simbario, eil collega Egidio Servello di Vallelonga che hanno diramato due comunicati stampa.

“L’ospedale San Bruno , che ha sempre rappresentato e rappresenta tutti noi, doveva garantire, oltre ai livelli essenziali, standard di sicurezza e funzionalità del laboratorio di analisi cliniche e servizio di diagnostica per immagini scrive Ovidio Romano – . Questo servizio è stato il primo reparto ad essere aperto diventando con il dott.Galea uno dei reparti d’eccellenza. L’eccellenza del reparto ha raggiunto un bacino d’utenza che raggiungeva tutta la Calabria da Amantea a Catanzaro, Francavilla Angitola, Chiaravalle, Filogaso, Arena, Fabrizia, sia per l’efficienza del personale che per i macchinari è l’unico reparto in tutto il territorio vibonese ad avere la Dentoscan. Il disservizio sempre più preoccupante nel reparto di radiologia rappresenta un’umiliazione e un disagio per l’utenza che, oltre i disagi della malattia, subiscono l’umiliazione al tentativo di curarla. La gravità della questione è che oggi non ci troviamo più a parlare di servizi inadeguati ai fabbisogni reali ma di assenza di servizi”.

“Occorre assicurare al nostro territorio come diceva bene il Sindaco di Brognaturo -prosegue il primo cittadino di Simbario – il ripristino del reparto di Radiologia; una prima risposta all’emergenza/urgenza tramite una funzione di pronto soccorso fortemente integrata a livello organizzativo sia con l’emergenza territoriale, sia con i medici ospedalieri; una seconda ambulanza situata a Mongiana Per iniziare a dare riscatto ad un territorio costretto ad elemosinare un diritto”.

Gli fa eco il sindaco di Vallelonga, il quale sottolinea che: “La chiusura dell’ufficio Ticket fino al 5 aprile è l’ennesimo schiaffo alla popolazione che giorno dopo giorno paga a caro prezzo gli effetti territoriali della crisi economica. Tradotto significa che si sta facendo pagare ai cittadini più deboli prestazioni che di diritto dovrebbero essere gratuiti.Condivido le parole del mio collega e amico Ovidio Romano che l’Ospedale San Bruno ha sempre rappresentato e rappresenta la popolazione dei nostri territori, quindi, è giusto difenderlo e preservarlo”. Quindi, conclude Servello: “Da quindici anni leggo atti aziendali privi di reale attuazione. Ho ascoltato ed ascolto promesse che oggi sono rimaste semplici parole. Da anni attendo l’attuazione di una gestione delle patologie sul territorio: Ospedale di montagna, specialistica territoriale, e soprattutto, una medicina materno-infantile adeguata ai bisogni del nostro territorio.Invece, allo stato attuale, emergono solamente disservizi”

Per queste ragioni, i due primi cittadini dei due centri delle Serre chiedono, come fatto dal sindaco di Brognaturo, il ripristino del reparto di radiologia, l’attuazione di una funzione di pronto soccorso integrata a livello organizzativo sia con l’emergenza territoriale, sia con i medici ospedalieri con una seconda ambulanza situata a Mongiana.