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LA RIFLESSIONE. I tifosi sono il 12.mo uomo? Scendano in campo al fianco della Vibonese!

Tanti mugugni social e musi lunghi attorno ai colori rossoblù, ma in palio c’è la permanenza tra i professionisti e bisogna andare allo stadio.

I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo?

«Raramente il tifoso dice: “Oggi gioca la mia squadra”, ma “Oggi giochiamo”. E sa bene, questo giocatore numero dodici, che è lui a soffiare i venti del fervore che spingono il pallone quando dorme, e gli altri undici giocatori sanno bene che giocare senza tifosi è come ballare senza musica”.»

La citazione è di Eduardo Galeano, tra gli scrittori più stimati della letteratura latinoamericana. Oggi, in un momento in cui Vibonese e buona parte della tifoseria sembrano due universi paralleli, è giusto per porsi una domanda: i tifosi sono davvero il dodicesimo uomo in campo?  E se lo sono, perchè non scendono in campo con la squadra, anzichè affacciarsi sui social per lanciare strali ora contro la società, ora contro l’allenatore e domani contro chissà chi.

L’apporto del tifo sui risultati delle squadre è stato studiato e analizzato in Italia e all’estero. I fattori presi in considerazione sono stati due: il vantaggio casalingo e il metro di giudizio arbitrale in caso di presenza del pubblico “rumoroso” che supporta la squadra. Il primo aspetto consiste nel fatto che le squadre ottengono più punti quando giocano in casa. Il secondo dimostra che gli arbitri sono più clementi con i padroni di casa. Non sono dati scientifici, ovviamente, e non potrebbero esserlo.

Da quando siamo andati la prima volta allo stadio sappiamo che il tifo può caricare molto di più i calciatori in campo che non un ambiente asettico, silenzioso. Allora? i tifosi sono importanti e la società dovrebbe “coccolarli”, ma anche i tifosi devono dimostrare il loro affetto. Non andare allo stadio, in questo senso, non è una bella scelta.

Un dato è certo, nel brutto campionato disputato dalla Vibonese fino ad oggi, il dodicesimo uomo non è mai sceso in campo ed è non pervenuto fin dalla prima giornta, quando ancora non si sapeva come fosse la squadra e come sarebbe andata. Adesso, giustamente, si chiedono rinforzi per una squadra che deve lottare per la salvezza, forse mal costruita, ma anche sfortunata in alcune occasioni. Arriveranno o non arriveranno? Ma, soprattutto, chi arriverà?

In mezzo a tutte queste domande, nel frattempo, sarebbe importante e bello vedere tanta gente domani allo stadio (nel pieno rispetto della normativa covid) per sostenere la Vibonese contro la Fidelis Andria. Ed eventualmente per contestare se dovesse andare male. Da questa gara potrebbe iniziare un altro e nuovo racconto della stagione rossoblu.

Restando sempre in attesa dell’incontro promesso dal presidente Pippo Caffo ai tifosi.