Attualità

Il campo sportivo di Jonadi intitolato a Costantino Borello

“Da oggi il nome di Costantino Borello sarà letto e ricordato da parte di ogni sportivo che frequenterà settimanalmente questa struttura. Il dolore per la sua prematura scomparsa oggi lascia spazio all’emozione di ricordarne il sorriso, l’educazione e l’umiltà con cui ha condotto la più difficile delle battaglie.”. Così si è espresso il sindaco di Jonadi, Fabio Signoretta, nell’introdurre l’intitolazione del campo sportivo cittadino al giovanissimo arbitro, Costantino Borello, scomparso all’età di 17 anni nel 2018 per un male incurabile.

Alla cerimonia erano presenti i familiari, i rappresentanti della Real Ionadi e una larga parte della comunità di Ionadi, oltre alla partecipazione di una nutrita delegazione di arbitri e del presidente Aia di Vibo Valentia, Nazzareno Manco, che ha ricordato nel suo intervento Costantino come un arbitro capace e un ragazzo umile e solare, il quale potrà continuare a vivere nella memoria dei fruitori del campo.

Il ricordo dell’Aia nel 2018: Non c’è fine al dolore, non c’è fine all’amore

Non c’è fine al dolore e non c’è fine all’amore...

Il giovane Costantino Benedetto Borello, della Sezione di Vibo Valentia, di 17 anni, è volato in cielo.
Arbitro dal 2 marzo 2017, Costantino al termine di una gara chiamava il designatore per dire che avvertiva ancora i soliti dolorini alla gamba e quindi era il caso di fermarsi un attimo per fare tutti gli esami del caso poiché la fisioterapia che stava facendo non dava i risultati sperati… Beh, fu quello l’inizio del calvario, chi l’avrebbe mai potuto immaginare che non fosse solo una breve sosta per rientrare in campo con la solita grinta! Un Leone, questo è stato Costa! Ce l’ha messa tutta pur di ritornare in campo più forte di prima! Ogni cura, ogni giorno, il pensiero era sempre lo stesso per il Leone, sconfiggere il nemico che si era impossessato di lui e tornare a fare ciò di cui si era invaghito sin dal primo momento, al punto tale da non riuscire a distogliere il pensiero da suo rientro in campo, le scarpette ed il fischietto doveva a tutti i costi indossarli nuovamente. E’ ritornato in Sezione per respirare almeno l’aria dell’AIA in ogni occasione che ha potuto, doveva farlo a sorpresa durante l’ultimo raduno del 22 e 23 settembre, ma due sere prima di nuovo l’ennesima battuta d’arresto… Altra lotta contro chi voleva fermare la corsa verso il sogno, ha lottato come sempre come un leone ma, purtroppo, il destino ha voluto fermarlo prima, lasciando così i suoi sogni infranti.
“Ma non preoccuparti piccolo grande Uomo – è il toccante messaggio degli arbitri vibonesi – noi sappiamo quanto tu fossi già un campione. I tuoi sorrisi, i tuoi sogni ora vivono dentro di noi e faremo in modo che si realizzino come tu avresti voluto. Lotteremo per te, senza paura, senza mollare mai e non ti deluderemo. Tu sarai ancora lì insieme a noi, a lottare in campo, a urlare, a ridere e scherzare, quando i momenti ce lo permetteranno. Vivrai nei nostri cuori, il tuo posto nello spogliatoio ed in campo sarà sempre a fianco a noi, ed in ogni partita, in ogni momento metteremo in campo un po’ di te, della tua grinta e guardando in alto verso il cielo, sapremo che tu ci guarderai e riderai. Non ti dimenticheremo mai, Costa, vivrai in noi per sempre, e ci ricorderai che ‘solo chi combatte rischia di perdere, chi non combatte ha già perso’. Arrivederci Leone!”.