Serie D

Lo stadio Luigi Razza sta diventando un problema per la Vibonese?

La società ha chiesto la concessione decennale, ma al Comune di Vibo Valentia nicchiano

Quello che sta succedendo alla Vibonese ha dell’incredibile e del paradossale. La società sta costruendo una squadra per vincere il campionato, sta organizzando un settore giovanile di primo livello, sta lavorando per riportare entusiasmo sportivo in città, ma si trova di fronte un muro di gomma: l’amministrazione comunale di Vibo Valentia.

La questione Tari smisurata ha tenuto e tiene ancora banco nel confronto tra il club del presidente Pippo Caffo e Palazzo Razza, a questa adesso si aggiunge la questione stadio. La Vibonese dallo scorso mese di maggio ha chiesto la concessione decennale per potere effettuare dei lavori urgenti alla struttura e tra questi impiantare l’erba sintetica di ultima generazione (con un investimento di 500mila euro, ma nè la sindaca Limardo, nè il suo assessore fantasma allo sport, ad oggi hanno dato una risposta, ne ha proceduto a redigere il bando per l’assegnazione dell’impianto di via Piazza d’Armi.

Una situazione di stallo che, di fatto impedisce una programmazione seria ed è fonte di costi non più ammortizzabili dalla società che pure negli anni ha effettuato lavori importanti e ingenti, trovandosi però nella condizione di avere la concessione annuale. Il rischio è che la società, come si dice, faccia armi e bagagli e traslochi in quelche altro centro per le partite casalinghe.

Al lanciare l’allarme è Antonello Gagliardi. “A noi ogni mese questa struttura costa solo di gestione del terreno di gioco oltre settemila euro – spiega il direttore generale rossoblu -. Avendo intenzione di ridurre queste spese e di avere un terreno di gioco sempre disponibile, avevam pensato di relaizzare il manto di erba sintetica, ma con una consessione annuale questo non è possibile. Qaulcuno dal Comune ci ha fatto sapere che per il bando serve ancora un mese, quando noi abbiamo fatto richiesta già a maggio, prima dell’ultima partita di campionato”.

Cosa può succedere allora? Gagliardi è chiaro: “Non nascondo che ci stiamo guardando attorno e non escludo che potremmo trasferirci altrove per giocare. Sarebbe una cosa che ci dispiacerebbe molto per i tifosi visto il progetto di rilancio che abbiamo avviato”.

Tra queste ipotesi potrebbe tornare in voga l’idea accarezzata per qualche tempo dal patron Pippo Caffo di costruire uno stadio nuovo di zecca e di proprietà) nelle periferie della città. In questo modo la Vibonese si libererebbe definitivamente di dosso il fardello di un’amministrazione che pare per natura nemica dello sport. Ricordiamo la piscina di località Maiata ancora chiusa e la pista di atletica mai nata e finanziata decine di anni fa. Gli sportivi e gli atleti attendono.