Calcio

Serie C nel pallone tra esclusioni e ripescaggi. Perchè non anticipare la riforma?

Difficile decifrare, a poco più di un mese dall’inizio del campionato, quali saranno le avversarie della Vibonese nel prossimo campionato di Serie C.

Il consiglio federale ha respinto i ricorsi di Carpi, Casertana, Novara, Paganese, Sambenedettese e del Chievo in Serie B, ed il girone C, che raggrupperà  tutte le squadre del sud Italia, è in alto mare.

Sono quindici, al momento, le squadre certe di ritrovarsi ai nastri di partenza del girone più meridionale di Lega Pro: Avellino, Bari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Foggia, Juve Stabia, Acr Messina, Monopoli, Palermo, Potenza, Taranto, Turris, Vibonese e Virtus Francavilla.

In bilico il Cosenza. Se il ricorso al Consiglio di Garanzia del CONI, dovesse confermare l’esclusione del Chievo dalla prossima serie B, si aprirebbe un’autostrada per la riammissione del Cosenza in cadetteria. Rimarrebbero così cinque i posti vacanti da colmare, attraverso riammissioni e ripescaggi, per raggiungere il canonico numero di venti partecipanti. Il criterio prevede l’alternanza di una seconda squadra di serie A, ripescaggio dalla Serie D e riammissione delle retrocesse dalla serie C alla serie D.

Ad oggi, nessuna squadra di serie A ha richiesto l’iscrizione della propria seconda squadra in Serie C. Pertanto si procederà, ricordando la rigorosa alternanza, tra una ripescata dalla D ed una retrocessa dalla C.

In testa alla classifica per il ripescaggio in C c’è  l’Aglianese che, secondo le ultime notizie, non farà domanda a causa del problema allo stadio privo di omologazione. Problema stadio anche per l’Fc Messina, secondo in questa speciale classifica, che potrebbe escluderla nonostante la volontà a farne richiesta. Problema che potrebbe, però, essere bypassato se dovesse prendere il posto del rinunciatario Gozzano come nona squadra promossa dalla Serie D e quindi in condizione di chiedere una deroga.

Poche le chances per il Picerno, terzo in classifica, per essere stato retrocesso per illecito negli ultimi anni. Solamente il Latina, tra le vincenti i play-off di serie D, sembrerebbe avere le carte in regola visto che Castellanzese, Arzignano, Trastevere, Pineto e Nibbionoggiono, per diversi motivi, non ne faranno richiesta.

Tra le sconfitte in finale play-off di serie D e le semifinaliste ad averne i requisiti sembrerebbero Fidelis Andria, Rimini e Siena. Per la riammissione in serie C,  sono nelle ultime posizioni, invece, Bisceglie e Cavese che vedono ridursi al lumicino le possibilità di rientrare tra i professionisti.

Sperando di essere stati chiari in questo enigmatico ragionamento, i cinque posti mancanti, nel girone C, dovrebbero essere assegnati alle laziali Monterosi e Viterbese, oggi geograficamente al limite tra il girone B e il girone C, e a Fc Messina, Latina e Fidelis Andria.

Riepilogando: Avellino, Bari, Campobasso, Catania, Catanzaro, Fidelis Andria, Foggia, Juve Stabia, Latina, Acr Messina, Fc Messina, Monopoli, Monterosi, Palermo, Potenza, Taranto, Turris, VIBONESE, Virtus Francavilla e Viterbese.
Sempre che il Consiglio di Garanzia del CONI confermerà la sentenza del Consiglio Federale.

A nostro avviso, la migliore soluzione sarebbe l’inizio della tanta pubblicizzata riforma dei campionati da parte della Lega Pro al fine di ridurre le squadre professionistiche.

Perché non partire immediatamente con la riduzione dei gironi da 20 a 18 squadre?
Non ce ne vogliano le squadre interessate ai ripescaggi e alle riammissioni ma servirebbe, soprattutto, visto il periodo, a ridurre quei costi che hanno causato questo terremoto di mezza estate.