Serie D

Reggina, Siracusa e Nissa ambiziose. La Vibonese deve poter dire la sua

Altro campionato di alto livello il prossimo. Il presidente Caffo deve crederci. Rientro di Beccaria possibile?

VIBO VALENTIA – La pagina facebook della Vibonese è in stand by dal 30 maggio scorso. Da quel giorno nessuna notizia arriva dalle parti di via PIazza d’Armi. Solo qualche rumours non confermato, ma tanto silenzio sotto il profilo ufficiale.
Intanto altrove stanno già pensando alla prossima stagione. Saranno almeno tre le società che vorranno contendersi la promozione in Serie C. Alla Reggina (la Lfa ha acquisito il titolo) e al Siracusa, si aggiunge l’ambizioso Nissa che ha stravinto il campionato di Eccellenza siciliano, ma non vuole fermarsi.

Delle ambizioni – legittime – di una piazza come Reggio Calabria, è inutile soffermarsi a parlare. E’ chiaro che la società amaranto punterà a vincere il campionato per tornare in campionati più consoni. Il Siracusa da parte sua, dopo un’annata strepitosa, punta a sua volta a rinforzarsi per il salto di categoria. Il secondo posto alle spalle del Trapani era solo un antipasto che avrebbe dovuto completarsi con un ripescaggio che, a quanto pare, non ci sarà. Per cui gli azzurri aretusei saranno più agguerriti di prima.

Non solo Reggina e Siracusa, c’è anche il Nissa

A questa coppia si può aggiungere il NIssa, squadra di Caltanissetta, che con l’arrivo dell’imprenditore ciociaro Giovannone, punta subito al salto tra i professionsiti. E lo fa senza troppi giri di parole. “Per l’anno prossimo l’obiettivo sarebbe quello di vincere il campionato di D al primo tentativo“ , ha dichiarato il presidente nisseno.

E la Vibonese? Da settimane tutto tace. Pare che il presidente Pippo Caffo sia alla ricerca di nuovi soci. Tramontata l’ipotesi Lomonaco (una invenzione giornalistica), non si sa ancora chi resterà dell’attuale gruppo dirigenziale. Le dimissioni di Antonello Gagliardi da Direttore Generale e quelle di Francesco Ramondino, dopo il via libera all’addio di Antonio Buscè, sono state dirompenti. Non si sa ancora chi rimarrà e chi andrà via. Ma soprattutto non si sa se entrerà qualcun altro.

Il rientro di Beccaria tra ipotesi e realtà

Una delle ipotesi più gettonate, dalla tifoseria invero, sarebbe quella di un rientro di Danilo Beccaria. Ma lo stesso ex dg ha smentito più volte tale possibilità. Fino ad oggi, comunque, non ci sono stati contatti tra Caffo e Beccaria, ma solo qualche abboccamento indiretto che in buona sostanza non vuol dire nulla.
Beccaria ha voglia di tornare nel mondo del calcio. Qualche giorno fa ha detto no al Messina che lo voleva direttore in Lega Pro, ma il suo cuore è rossoblu. In una recente intervista alla radio ha dichiarato: “Alla Vibonese tornerei per fare qualsiasi cosa, dal raccattapalle al direttore generale. Ma al momento non ci sono le condizioni.”.

Tra le condizioni: un progetto che abbia continuità

Tra le condizioni c’è certamente quella di un progetto con continuità almeno triennale, con un investimento importante sul settore giovanile. Condizioni assolutamente imprescindibili. Come imprenscindibili sarebbero la conferma del direttore sportivo Francesco Ramondino e la presenza di alcuni dirigenti della stagione appena conclusa. Con Beccaria di nuovo in sella, la tifoseria si riavvicinerebbe in massa alla squadra e, forse, si potrebbe puntare a dare fastidio a Reggina, Siracusa e Nissa. Perchè la Vibonese non può e non deve essere seconda a nessuno. C’è un’intera provincia che attende il salto definitivo. Una Vibonese in Serie C sarebbe molto utile all’intero movimento calcistico del territorio. Lo hanno dichiarato apertamente il presidente del Soriano, Enzo Morabito, e il presidente del San Nicola da Crissa, Pasquale Fera.

Il presidente Pippo Caffo deve crederci anche lui. C’è un posto per lui, per la famiglia Caffo e per l’azienda del Vecchio Amaro del Capo nel libro d’oro del calcio calabrese ed italiano. La storia si scrive anche così.