Ieri prima è stata ricevuta dal sindaco Limardo a Palazzo Razza, poi la visita alla Bulldog
VIBO VALENTIA- Sono stati giorni intensi per la giovane campionessa vibonese di tennistavolo quelli a cavallo di Pasqua. Miriam Carnovale, fresca di titolo tricolore individuale, prima ha fatto visita con Asi, Anpanagepa e Atletica Vibo al reparto di pediatria e maternità dell’ospedale Iazzolino vedi articolo sotto), per consegnare alcuni doni e le uova di Pasqua, poi è stata ricevuta, ieri mattina, a Palazzo Luigi Razza dal sindaco Maria Limardo che le ha consegnato un attestato di riconoscimento della città per i suoi meriti sportivi.
“Siamo orgogliosi che Miriam abbia raggiunto livelli così alti nel tennistavolo– ha detto il primo cittadino -. Siamo compiaciuti perchè tiene alto come tanti giovani la vibonesità più autentica. Sappiamo che i suoi risultati sono frutto di sacrifici e le auguriamo traguardi più importanti, per tenere alto il nome di Vibo Valentia anche quando a riceverla per premiarla sarà la più alta carica dello Stato. Forza Miriam!”.
La visita alla scuola calcio: Un esempio per tutti
Sempre ieri, nel pomeriggio, la visita alla fiorente scuola calcio della Bulldog Vibo, fucina di giovani talenti della Vibo pallonara.
La società nero arancio ha voluto omaggiare Miriam Carnovale per le sue vittorie che possono essere di esempio a tutto lo sport vibonese.Tanti i bambini e le bambine della scuola calcio che hanno accolto e abbracciato Miriam, un po’ emozionata, omaggiata con una targa ricordo per la “bellissima” impresa. Sono stati consegnati alcuni gadgets della scuola calcio Bulldog, una maglia, una t-shirt e un cappellino, oltre la sciarpa di rappresentanza con cui Miriam, insieme ad alcuni membri dello staff tecnico e i bambini, si è resa disponibile per qualche foto ricordo.
“È sempre un piacere vedere uno sportivo vibonese emergere nel panorama nazionale – si legge in un post social della Bulldog -, qualunque sia lo sport praticato. Non esiste uno sport minore. Tutto si conquista con la passione, gli allenamenti e il sudore. E Miriam oggi ne è l’esempio per i tanti giovani che si avvicinano sin da piccoli all’attività sportiva. Mai “spegnere” il loro entusiasmo. Bisogna sempre alimentare la loro speranza, quella di inseguire un sogno che qualche volta può trasformarsi in “piacevole realtà”.