Cultura

Tropea e il Vela Club celebrano il “re dei nodi”: il gassa d’amante o Toraldo

Nella prima edizione delle giornate tropeane di marineria storica sabato 29, alle ore 18

Affidabile, sicuro e facile da sciogliere, il nodo gassa d’amante, il nodo marinaresco che tutti gli aspiranti diportisti devono necessariamente conoscere, è legato alla storia locale. È, infatti, noto anche come Nodo Toraldo, in onore di Niccolò Toraldo, nobile, navigante e avventuriero partenopeo che lo inventò nella prima metà del Trecento, durante una spedizione sui fondali degli abissi, tra le famiglie ascritte al patriziato di Tropea. – Sarà al centro della prima edizione delle giornate tropeane di marineria storica in programma per sabato 29, alle ore 18 nella Chiesa dei Nobili. È quanto fa sapere il Sindaco Giovanni Macrì complimentandosi con il mondo dell’associazionismo e della cultura per la qualità delle proposte. Coordinati da Monica La Torre del Vela Club Tropea, interverranno Gianni Caputo, storico della marineria, che relazionerà sul nodo Toraldo e l’esperto di genealogia Ercole Massara su I Toraldo nel Patriziato di Tropea. Sono previsti gli indirizzi di saluto, oltre che del Primo Cittadino Giovanni Macrì, del presidente del Vela Club Tropea Sabatino La Torre, del Presidente del Club Unesco Città di Tropea Giuseppe Maria Romano, del Cappellano Professo Sovrano Ordine di Malta don Ignazio Toraldo di Francia. Le conclusioni sono affidate ad Emilio Minasi del Club Unesco Città di Tropea.

I nodi… la gassa d’amante è il re dei nodi

Mai sentito parlare della gassa d’amante? Eppure sembra sia un nodo basilare, che tutti dovrebbero saper fare in quanto non è affatto difficile e potrebbe rivelarsi utilissimo nella vita. Viene ampiamente utilizzato nella nautica, ma anche nell’alpinismo, per fissare oggetti e legare le drizze delle vele. Inoltre, può essere usato come un ottimo nodo di salvataggio.

Si tratta di un nodo che, in casi estremi, può essere eseguito persino con una mano sola anziché con due mani e che, nell’alpinismo può essere usato anche per svolgere numerose manovre di corda, come ad esempio per costruire un imbrago d’emergenza o effettuare la chiusura dell’anello intorno agli ancoraggi naturali. L’uso di questo nodo nell’alpinismo viene sempre accompagnato dall’esecuzione di un nodo di blocco.