Calcio

Una Vibonese incolore e incapace di creare gioco manca l’appuntamento con la vittoria

Ancora una gara incolore, la settima consecutiva, quella di oggi per la Vibonese contro il Potenza.


Per l’ennesima volta si è vista una squadra incapace nell’organizzazione del gioco creando veramente poco e non sfruttando al meglio la superiorità numerica, dieci contro nove, dopo le espulsioni di Ricci, Ciotti e Matino, contro una squadra in difficoltà di classifica e con appena un punto in più.

Sette partite giocate contro squadre che alla vigilia non venivano date tra le favorite alla vittoria finale e che bisognava sfruttare meglio per raccogliere più punti possibili. Invece la miseria di appena tre punti e con tutte le squadre più attrezzate tecnicamente ancora da affrontare. Certamente la rosa allestita dalla società ha le sue lacune ma anche le indicazioni del tecnico D’Agostino non hanno dato quella mentalità vincente e quella crescita tecnica sperata.

Nemmeno dopo il vantaggio di Vergara la squadra è riuscita ad esprimersi al meglio, anzi, molto timorosamente, ha cercato di chiudersi dietro subendo, però, il pareggio dopo quattro minuti. E poi le sostituzioni. Contestatissima quella di Cattaneo. Uno dei pochissimi a salvarsi, oggi, insieme a Mengoni che, grazie ai suoi prodigiosi interventi, ha evitato un epilogo più negativo.
Una panchina senza calciatori capaci di svoltare le gare e che lo stesso D’Agostino sembra esserne cosciente visto che in pochissime circostante ha sfruttato totalmente i cinque cambi a disposizione.

Una cosa è certa: la società deve intervenire prima che sia troppo tardi. Dare uno scossone all’ambiente. Solitamente si comincia con l’allontanamento della guida tecnica e, aggiungiamo, se possibile, tuffarsi nel mercato degli svincolati per individuare qualche calciatore che possa aumentare le qualità tecniche della squadra.
Altrimenti sarà veramente difficile, a fine stagione, mantenere questa categoria.